martedì 9 dicembre 2008

Fornaroli, un fuorigioco e tanta ignoranza

Domenica 7 Dicembre si è disputato il derby di Genova, Sampdoria-Genoa. Le cronache hanno consegnato alla storia la vittoria genoana. Dopo 7 anni il Genoa rivince un derby. Fin qui tutto sembra normale. In realtà le polemiche per quella vittoria si trascinano ancora oggi. E' l'80 della ripresa. Su una punizione per la Samp Del Vecchio spizzica di testa servendo Fornaroli, che da due passi infila in rete. 1 a 1? No, perchè l'arbitro Farina annulla. Perchè? Fuorigioco. Il dopopartita è infuocato. Marotta, Direttore Sportivo della Samp, e Mazzarri, allenatore, parlano di grossolano errore che toglie un punto alla Sampdoria. Sulle reti pubbliche e private si grida allo scandalo. Perfino il Designatore arbitrale Collina riconosce che il gol probabilmente era valido. Il piede sinistro di Biava tiene in gioco Fornaroli. Gli ultimi a mettere il cappello su questa svista arbitrale sono quelli di "Striscia la Notizia" (il Direttore Antonio Ricci è sampdoriano). Ma qual'è la verità?
Se il guardalinee avesse segnalato il fuorigioco di Fornaroli hanno ragione i sampdoriani; il gol era valido. Il problema è che il guardalinee non ha segnalato il fuorigioco di Fornaroli, ma quello di Del Vecchio in partenza.

Quando parte la punizione Del Vecchio è davanti a tutti. Di 70 centimetri. 70 centimetri nel calcio e per un guardalinee che deve vedere un fuorigioco sono un'enormità. Nella diretta si è sentito chiaramente che il fischio di Farina arriva prima che Fornaroli tocchi il pallone. E allora come mai nessuno se ne è accorto? E' semplice. Tutte le Tv (ad eccezione di Primocanale in Liguria e Italia1) hanno mostrato solo la parte conclusiva dell'azione. Svista? No. Ignoranza.
In ogni disciplina bisogna avere quel po' di discernimento che permette agli individui di mettersi in discussione. Questo accade per OGNI DISCIPLINA! Tranne nel Calcio. Nel Calcio qualsiasi ignorante può metter bocca senza capire quello che sta dicendo. Il problema era molto semplice da risolvere, bastava chiedere a Farina quale fuorigioco aveva fischiato, se quello di Del Vecchio, fuorigioco netto, o quello di Fornaroli. Fatti i rilevamenti (per una partita di Calcio! Boh!) ci si sarebbe accorti che aveva ragione l'arbitro.
Con buona pace di Marotta, Mazzarri e Antonio Ricci.


venerdì 5 dicembre 2008

Berlusconi e l'IVA di Sky

Dieci giorni fa Sky TG24 chiede ai suoi telespettatori:"Che ne pensate delle misure anticrisi adottate dal governo?" La gente ritiene che siano sbagliate e insufficienti. Il giorno dopo Bonaiuti, il portavoce di Berlusconi, protesta contro Sky ritenendo il governo danneggiato. Il Direttore di Sky il giorno dopo gli risponde da "Il Foglio", considerando che qualche giorno prima anche il governo aveva spacciato televoti per sondaggi ufficiali, solo che allora erano favorevoli al governo e nessuno protestò.
Una settimana dopo questa diatriba, il governo aumenta l'Iva a Sky, portandola al 20%. Ma gliela aumenta in silenzio, senza dire nulla a nessuno. Tutto si viene a sapere perchè Mediaset protesta (protesta di facciata). Così anche Sky viene a sapere che sarà tassata per 210 milioni di euro, contro i 3 di Mediaset. Quando i giornalisti chiedono lumi al premier, questi risponde che non ne sapeva niente. E' difficile da credere. Anche perchè i vertici di Mediaset sapevano tutto e, a quanto dicono le cronache, Berlusconi era presente al Consiglio dei Ministri dove si deliberava la Legge.
Così Murdoch (come aveva fatto Berlusconi negli anni '80 quando alcuni Pretori bloccarono le emissioni video delle sue Tv) scatena un attacco diretto contro il governo sottoforma di spot pubblicitari che hanno l'obiettivo di suscitare l'indignazione generale.
Il Premier dice che anche Mediaset ci rimette, quindi non c'è conflitto d'interessi. La verità, come al solito, è un'altra. Sky viene tassata per 210 milioni di euro, mentre Mediaset soltanto per 3,6, se gli va male. Anche perchè questo aumento dell'Iva non vale per la payperview di Mediaset Premium, che infatti si sbizzarrisce in offerte di ogni tipo per quegli spettatori che eventualmente vorrebbero lasciare Sky, costretta dall'Iva governativa ad alzare il prezzo di almeno il 10% se non ci vuole rimettere.
Il Premier dice che l'Iva al 10% chiesta a Sky era un regalo dei comunisti fatto nel 1995. Ma nel '95 al governo non c'erano i comunisti, ma Lamberto Dini, (oggi Casa delle Libertà) che tradì Berlusconi, appoggiato dalla Lega e dal centrosinistra. Nel 1995 non esiteva neanche Sky. C'era Tele+, fondata da Berlusconi che la diede in mano ai suoi Manager. Ebbene, quanto pagava d'Iva Tele+? Il 4%. Che schifo ragazzi! Nel 95 Dini voleva portarla al 19, ma i Manager Fininvest protestarono e l'Iva restò al 4 per qualche tempo. Dopodichè il centrodestra fece passare un emendamento con l'aiuto di Rifondazione e l'Iva si attestò sul 10% odierno.
Berlusconi cedette Tele+ a Murdoch qualche anno dopo, che i ritrovò l'Iva al 10.
Ricapitolando, fu Berlusconi con l'aiuto del suo partito e di qualcos'altro (quell'atto parlamentare fu indagato per presunta corruzione. Secondo la Procura di Milano, che rintracciò un fax, il Manager Fininvest Sciascia, condannato per tangenti alla Guardia di Finanza, fece pressioni sul Ministro Formica, e l'Iva rimase al 4%) a fare quel regalo a Murdoch, non i "comunisti".
E' vero che Prodi voleva rivederla su ordine della Comunità europea (che altrimenti ci avrebbe sanzionato), ma non ha detto nessuno che andava portata al 20%, anche perchè in Europa nessuna Tv satellitare paga il 20% d'Iva. Nessuna, neanche Mediaset Premium.

sabato 1 novembre 2008

Cossiga e il mal di [stu]denti.

Manifesto degli anni '70 contro Cossiga.

Il "Picconatore" è tornato, e lo ha fatto alla grande. Chi ha letto la lettera di Cossiga (ormai riesce a farsi ascoltare solo scrivendo e solo dai giornalisti) è rimasto di stucco. In realtà il "pecorone sardo" parla di cose che tutti sanno tentando di stupire, presentandosi a chi non lo conosce (quasi tutti i protagonisti delle manifestazioni contro la Gelmini) come uomo di ferro, duro coi deboli e debole coi duri. Non ha niente da perdere ormai, è rimbambito da un pezzo. La sua è stata una carriera politica fallimentare, e l'ultimo botto lo ha fatto facendosi eleggere Presidente della Repubblica da residuato di partito, unica maniera in Italia per liberarsi di inetti rompipalle.
Nella lettera da consigli a Berlusconi su come comportarsi davanti ai manifestanti; massacrarli di botte, riempire gli ospedali di ragazzi con le teste e le ossa rotte. Qualche eccezione la fa; lasciar perdere i Licei (perchè se muore un sedicenne come glielo racconti alla nazione?) e i Docenti anziani (senso d'appartenenza). Elogia il Pci di Berlinguer (ma vedendo questo Pd come si fa a non elogiarlo?), che era pur sempre suo cugino.



Quindi consiglia a Maroni di comportarsi come si comportò lui quando era Ministro degli Interni. E uno che è informato si chiede; ma proprio lui parla?
L'11 marzo 1977, quando era a capo del dicastero degli interni, nella zona universitaria di Bologna nel corso di durissimi scontri tra studenti e forze dell'ordine muore il militante di Lotta continua Pierfrancesco Lorusso; alle successive proteste degli studenti, Cossiga risponde mandando veicoli trasporto truppa blindati nella zona universitaria. Da allora il suo nome viene scritto sui muri con le "s" stilizzate che ricordano quelle delle SS naziste. Tutto l'autunno di quell'anno è caratterizzato da scontri in piazza, e lui reagisce sempre con la forza e la repressione.
Più o meno un anno dopo Aldo Moro viene rapito dalle Brigate Rosse. Lui, imbeccato probabilmente da governi stranieri, s'inventa la "linea dura": con le BR non si tratta. Il risultato fu l'uccisione di Aldo Moro. La linea dura non funziona perchè, oltre a rifiutare qualsiasi aiuto esterno ed interno alle BR, lui mette a capo delle ricerche Generali e Commissari iscritti alla P2 di Licio Gelli, che tutto vogliono tranne che liberare Moro. Diversi anni dopo si viene a sapere dell'esistenza di Gladio (gruppo paramilitare della Nato che agiva in Italia per mantenere lo status quo), nella quale agivano molti iscritti alla P2 che facevano riferimento alla Cia. Il cerchio si chiude; Cossiga incaricò della liberazione di Moro persone che, sapeva, non volevano liberarlo. Lo lasciò ammazzare come un cane.
Poco tempo dopo l'omicidio Moro, Cossiga si dimette per diventare Presidente del Consiglio del nuovo governo. In quei due anni (si dimette nell'Ottobre dell'80) vediamo di tutto; attentati, repressioni, insabbiamenti...
Il 27 Giugno un missile sparato da un caccia militare abbatte un Dc10 nei cieli di Ustica. Non si salva nessuno, 81 vittime. Con Cossiga Presidente del Consiglio è inutile dire che tutto finisce a tarallucci e vino. La verità la sapremmo 20 anni dopo, e non dalla nostra polizia, ma da un documento americano che cataloga le tragedie aeree mondiali. Alla voce "DC10 Itavia caduto nei pressi di Ustica", la tabella risponde "ABBATTUTO DA UN MISSILE".
Ma non è finita.
Il 2 Agosto 1980 salta in aria la stazione di Bologna. Dopo moltissimi anni vengono condannati per quell'attentato alcuni terroristi di destra. Ma la verità non la sapremmo mai. Cossiga era Primo Ministro.
Dopo tutti questi casini, anche i parlamentari iniziano a pensare come liberarsi del "pecorone sardo". Purtroppo in Italia è difficilissimo mandare a casa un ex ministro senza che questi ti chieda qualcosa in cambio. Fu così che Cossiga divenne Presidente della Repubblica, in Italia il posto di lavoro da dove si possono fare meno danni. Là parlò di Gladio e subì due accuse di "impeachment".
Questa è la carriera di Cossiga, il più grosso bubbone puzzolente cresciuto nel culo degli italiani dopo Mussolini e Totò Reina. Non c'è che da augurargli di andare a rompere i cosiddetti a nostro Signore nel più breve tempo possibile. Di personaggi così non sappiamo che farcene. Il Parlamento è già troppo pieno di rimbambiti.


venerdì 24 ottobre 2008

E' morto Leone Gariano, pittore, uomo.

''L'ambito del surreale - scriveva Leone Gariano di se stesso - pur con sfaccettature e risvolti vari, mi si attaglia''.
Per chi lo conosceva bene non ci ha lasciato solo un grande pittore, ma un uomo arguto e intelligente, amante della musica classica e lirica, in due parole, un grande artista.
La sua è una pittura affascinante, legata a valori della fantasia e della magia, persino barocchi nella loro realizzazione: Gariano non è infatti un pigro fantasioso, ma è un esploratore di sogni instancabile, ricco, infinito, a tratti lineare a tratti aggrovigliati, in grado di saper smascherare '' la semplicità con la complicazione'', incastrando ''la vita dentro alla vita, all'infinito…'' (Geno Pampaloni).


Dipinge atmosfere da sogno e da trance, di ricordo e di aspettative future, di passati e di presenti, di vita e morte, di inconscio e immaginazione, elle quali vengono ritratti intrichi di fogliame, affascinanti e sconosciuti uccelli, idoli femminili dalla bellezza conturbante, guerrieri aztechi, simboli di forza e di attrazione per il sepolcrale, fondi marini strani e sconvolgenti, rigogliosi, fantasiosi, vivi, fuori del tempo, e spesso del mondo.

Il fascino delle sue opere è davvero tale da non far supporre che attraverso la propria arte, Gariano racconti anche il senso del disfacimento della vita e dei valori, della morte che incombe e della fragilità che deteriora......
Ciao Leone, buon viaggio.

venerdì 10 ottobre 2008

Guardate come è considerato Berlusconi all'estero





Marco Travaglio risponde a Silvio Berlusconi ad Annozero

Le bugie hanno le gambe corte

Alitalia, e lo scandalo continua.

Sono scandalizzato. Non ci sono parole per descrivere quello che sta accadendo. Apro un topic apposito, voglio che tutti voi sappiate cosa c'è veramente dietro a questa trattativa. Lasciate perdere quello che sentite nei TG. Lasciate stare i politici. Vediamo i fatti. Vediamo l'Horror Alitalia Show.
1) Alitalia è una compagnia strategica per il Paese?
No. Sono tutte balle. L'Alitalia ha una quota di mercato nazionale passeggeri di circa il 23%. Una cosa è certa: la sua uscita non metterà in ginocchio il Paese o il trasporto pubblico. Solo il tratto ancora monopolizzato Roma-Milano ne risentirà veramente per un paio di mesi. Ma dato che sono gli slot, ovvero gli spazi riservati agli aerei negli aeroporti, ad essere importanti, questi possono essere venduti ad altre compagnie. Essendo il mercato italiano molto appetibile, non ci sarebbero problemi di sorta e tutto ritornerebbe alla normalità.
2) Non è giusto salvare i 20.000 lavoratori di Alitalia?
Par condicio per favore.
Se una qualsiasi impresa privata non riesce a sostenersi con i suoi ricavi, alla fine dovrà essere liquidata. Se malauguratamente sei un dipendente di questa, c'è solo il licenziamento come conseguenza. Sono le regole del mercato: se non riesci a gestire un'azienda devi fallire. Sembra però che alcune imprese siano più uguali delle altre. Il numero non deve far paura, perché 20.000 sono i dipendenti a rischio, molti però verrebbero reintegrati anche attraverso la procedura fallimentare.
3) L'Alitalia può fare ancora l'interesse dell'Italia se rimanesse in mano italiana?
Premetto che l'interesse dell'Italia = interesse dei cittadini italiani è una bufala spaventosa. Io da cittadino voglio competizione tra le compagnie perchè voglio che i biglietti costino meno. Voglio competizione perchè ci siano più tratte aeree che arrivino in più località del mondo. Voglio competizione perchè se voglio un servizio differente possa scegliere con chi volare. Con la nuova Alitalia tutto questo è molto difficile che accada. La nuova (piccola) compagnia, sarà molto più limitata, in termini di rotte/mezzi della attuale (medio-piccola) Alitalia. Perchè con la fusione con Airone ci sarebbe una sorta di monopolio italiano, soprattutto sulla tratta Roma-Milano. Anche con un partner straniero di minoranza cambierebbe poco.
4) Chi perde se la trattativa va in porto?
Tutti noi contribuenti. Di chi lavora e paga le tasse.Per chi non lo sapesse, la compagnia verrà divisa in due tronconi: la Bad Company (la "cattiva compagnia") con tutte le perdite accollate allo Stato e la parte sana alla CAI. Nessuno ne parla. Nessuno. Lo stato si dovrà pagare (forse) circa 2 miliardi di debiti e nessuno alza la voce per evitarlo. Ci dovrebbero essere i cortei in tutte le piazze. Siamo un popolo che dovrebbe indignarsi, gridare e muoversi. Niente invece. Stanno giocando al monopoli con i nostri soldi, senza avere almeno il coraggio di dircelo. A me sembra una presa in giro. Il fallimento eviterebbe tutto ciò. Il commissario dovrebbe vendere il tutto e con i soldi incassati pagare i creditori (tra cui lo Stato, vi ricordate il prestito ponte da 300 milioni?) che verrebbero parzialmente soddisfatti.
5) C'è qualche conflitto di interessi?
Assolutamente sì.La Marcegaglia, Presidente di Confindustria, sarà nella cordata di Alitalia. "Da quando in qua la presidente di un'associazione imprenditoriale che si siede a trattare con il governo ogni due giorni è anche legittimata a fare affari, e che affari, con il medesimo?" (cit. NoisefromAmerika.com). Altro è Colaninno junior, ministro ombra dello Sviluppo Economico del PD, il cui padre è presidente della cordata. Potrà egli essere indipendente nelle sue decisioni quando c'è papà in gioco? I Benetton, già concessionari di Autostrade per l'Italia, non potrebbero essere in conflitto con il trasporto aereo?
6) Sono state fatte delle leggi fatte per favorire la cordata?
Un paio che fanno rizzare i capelli: - Vengono limitati i poteri dell'Antitrust per i primi tre anni. In pratica la CAI potrà avere mano libera su prezzi e rotte: cosa abbastanza ovvia, dato che devono far subito cassa per poter affrontare il mercato interno e globale.- C'è una sanatoria che esenta da responsabilità di amministratori, controllori, dirigenti, nonché "pubblici dipendenti" o "soggetti comunque titolari di incarichi pubblici" della attuale Alitalia, da "fatti commessi" e, in particolare, da irregolarità nella "redazione dei documenti contabili", compiuti in quest'ultimo anno. Questi possono aver truccato il bilancio, ma non potranno essere perseguiti.
7) Perchè tutto questo allora?
Perchè i soldi pubblici per i nostri politici contano poco. L'obiettivo è quello di mantenere uno stretto controllo sugli imprenditori italiani per poter influire su rotte e assunzioni. I sindacati invece hanno l'obiettivo di poter contare ancora qualcosa influendo a loro volta su politica e imprenditori. La CAI e il suo partner estero potranno fare buoni affari con la tranquillità di chi sa di avere in mano lo spauracchio del fallimento, alcuni monopoli e i debiti pagati da Pantalone.

giovedì 2 ottobre 2008

Bin Laden, Mohammed Atta, Lee Harvey Oswald e il capro espiatorio

Chi non impara nulla dalla sua storia è condannato a ripeterla, si dice. Soprattutto quando a ripeterla c'è da guadagnarci, dico io. E' incredibile come ciclicamente la storia ci metta davanti agli stessi eventi. Quasi tutti pensano che non ci sia nulla di così distante come l'assassinio del presidente Kennedy e l'attentato dell'11 Settembre al WTC. Ma se sfrondiamo i rispettivi eventi dai particolari insignificanti, cosa ci resta in mano? Proviamo a vederlo.

COLPEVOLI

LA CREAZIONE DI UN CAPRO ESPIATORIO

Mohammed Atta (e il gruppo di terroristi)

Atta viene additato come il Capo del Commando dell'11 Settembre, e membro di Al Qaida. Ma cos'è Al Qaida? Dovrebbe essere un gruppo salafita, l'organizzazione più fondamentalista dell'intero islam. Al Qaida è stata fondata da Bin Laden nel 1989, quindi alla fine della guerra fra russi e afgani. Ma allora a cosa e a chi è servita Al Qaida? Al Qaida è un nome coniato dai servizi segreti americani per definire un gruppo di guerriglieri arabi reclutati e addestrati dalla stessa CIA. (DATABASE in arabo si dice AL QAIDA MALOUMA).

Al Qaida sembra più una balla, un'invenzione della Cia, un'etichetta che si applica quando fa comodo, frutto della propaganda occidentale per tenere la massa della gente sotto pressione, in una paura costante, sempre in emergenza.

Ma Atta era un fondamentalista? Per quello che richiede esser salafiti, no di certo. Atta, da quanto afferma la sua fidanzata Amanda Keller, beveva alcol molto spesso e faceva uso di cocaina, tutte "virtù" che un salafita condanna. A morte. Inoltre. E' curioso sapere che per ogni identikit fatto di un terrorista corrispondano più persone, persone diverse. Per esempio, di Atta conosciuti ce ne sono almeno 3. Uno viveva in Germania, ad Amburgo. Un altro a Venice, in Florida. Questo lavorava per il governo americano, frequentava una scuola di volo per piccoli aerei e divideva la camera con un pilota della Cia che portava armi in Nicaragua e trafficava cocaina sempre per conto della Cia. Ne esiste anche un terzo, che chiamò suo padre il 12 Settembre al Cairo, il giorno dopo gli attentati. L'Atta americano si faceva vedere in giro spesso, ubriaco, fatto di cocaina, attacca brighe, dicendo di essere un pilota dell'American Airlines, seminando prove della sua esistenza per farsi ricordare da più gente possibile. Pochi mesi prima degli attentati visita il Dipartimento dell'Agricoltura, dove minaccia un'impiegata allo sportello perchè non vuole prestargli 650000 dollari che gli servono, dice, per affittare un aereo e metterci sopra una cisterna per prodotti chimici (!), chiede informazioni sui sistemi di sicurezza delle Twin Towers e cerca di acquistare un poster del Pentagono appeso al muro. Il giorno prima degli attentati fanno alba in un night del Maine a ubriacarsi, si fanno notare per gli schiamazzi e pagano il conto con carte di credito col loro nome. La mattina prendono il primo volo per Boston, arrivando appena mezzora prima della partenza. Se mai sono arrivati. Infatti, le riprese che ritraggono il presunto Atta, sono dell'aeroporto di Portland, non di Boston. Questo non ce l'hanno mai detto. Una bella descrizione di uno scarafaggio su un tappeto bianco, direbbe Jim Garrison.

Ma chi erano quegli impostori? Certamente quello non è il comportamento di un fondamentalista islamico che sta per partecipare ad una missione suicida. Più probabilmente è l'addestramento o la compromissione (conscio o non conscio) di un futuro capro espiatorio. La prova è che ben nove dei dirottatori i cui nomi erano stati diramati dall'FBI sono vivi e vegeti, alcuni sono andati addirittura a protestare nei consolati americani ricevendo tante scuse.














Mohammed Atta all'Aeroporto di Portland


Lee Harvey Oswald

Oswald viene addestrato nell'esercito americano. Ha contatti con la Cia fin dal '58. Gli fanno studiare il russo e i piani di volo degli aerei spia, che per un soldato semplice non sono cose normali. Nel 1959 lascia i marines e chiede asilo politico in Urss. Dopo qualche traversia gli viene concesso. Così, senza avere un soldo in Banca, Oswald parte per l'Unione Sovietica. In Russia Oswald trova lavoro, a Misk, e moglie, Marina. Dopo 2 anni e mezzo torna negli Stati Uniti. E' accusato di aver svelato i piani di volo degli aerei spia (probabilmente informazioni false), ma non si ritiene doveroso indagare su di lui. Gli viene rilasciato il permesso di soggiorno e riconsegnato il passaporto, il tutto nel giro di pochi giorni. Un Senatore del Senato americano gli paga il biglietto del viaggio di rientro.


Negli Stai Uniti Oswald si comporta platealmente da comunista, ma le sue frequentazioni sono sospette; vive a New Orleans fra i palazzi dell'establishment militare, si vede con agenti dell'Fbi, si addestra nei campi della Cia, che ha per scopo quello di farlo passare per comunista filo-castrista.

Prima dell'omicidio Kennedy, Oswald si fa notare dappertutto; acquista un fucile ordinandolo per posta, quando in America entrando in un qualsivoglia negozio d'armi e dando un nome falso si può comprare qualsiasi cosa, all'Ambasciata cubana di Città del Messico minaccia un'impiegata con un fucile e viene arrestato e rispedito in America, frequenta un poligono di tiro (un giorno spara sul bersaglio di un altro individuo e, scusandosi, dice:"Scusa amico, immaginavo di sparare a quel figlio di puttana di Kennedy"), fonda un'Associazione pro Castro, "Amici di Cuba", e distribuisce volantini nel centro di New Orleans.

"Una bella descrizione di uno scarafaggio su un tappeto bianco", commentò il Procuratore Jim Garrison durante le indagini sull'omicidio Kennedy. Questo non è il comportamento di un futuro omicida comunista, ma di un futuro (conscio o non concio) capro espiatorio.

Il "Modus Operandi" dei servizi segreti è sempre lo stesso; abboccamento (che prevede un contatto), vestizione (far credere alla vittima di far parte delle Istituzioni, fargli giurare fedeltà, insegnargli che non vanno fatte domande sulle operazioni a cui è affidato), compromissione (costruirgli una identità falsa che in realtà è un accumulo di prove contro di lui quando verrà il momento di addossargli le colpe, e che finirà per essere la sua trappola). A quel punto il Capro Espiatorio è pronto per essere consegnato al pubblico ludibrio.






Questo, secondo l'Fbi, è Oswald in Mesico.

No, non è lui.


PROVE DI COLPEVOLEZZA A CARICO DEL CAPRO ESPIATORIO

LE COMMISSIONI

Mohammed Atta

Le prove portate dalla Commisione per l'11 Settembre sono un misero tentativo di addossare la colpa ad Al Qaida e a Bin Laden. Nove terroristi, più Mohammed Atta, sono stati trovati vivi, lavorano in posti di prestigio e vivono una normale quotidianità. Ma per provare la colpevolezza di qualcuno bisogna prima provare la fattibilità del reato che ha commesso. Bisogna dire che in questo la Commissione ha fallito miseramente. Non è mai stato provato l'effettivo decollo di 3 dei 4 aerei (il quarto è quello schiantato a Shanksville e fotografato 4 anni dopo in un aeroporto). La mancanza d'indizi e di prove materiali è quantomai sconcertante; fusoliere, motori e carrelli (le parti più dure di un aereo) che non si trovano, resti di bagagli inesistenti, nessuno ha mai visto un solo corpo di chi viaggiava in quei voli. Viceversa si ritrovano una bandana di un terrorista, un passaporto di un terrorista, un coltellino di un terrorista e la lettera testamento di un terrorista. Si spaccia come cosa normale che le ali degli aerei, che sono di alluminio, possano tagliare la facciata delle torri che è d'acciaio, ma quando gli si fa notare che nella facciata del Pentagono le ali non hanno neanche scalfito i vetri, allora si dice che i vetri sono speciali, più duri dell'alluminio, che tuttavia è abbastanza duro d'affettare l'acciaio! Le immagini dei documentari "September Clues" e "911 amateur" ci fanno capire che ogni cosa non è stata lasciata al caso. Il "vestito" per Bin Laden e Mohammed Atta era stato disegnato, cucito e confezionato perfino dalle Tv, che, ricordiamo, hanno proprietari che si potrebbero far risalire facilmente all' establishment militare statunitense. (Rammentiamo il ruolo avuto negli omicidi dei fratelli Kennedy dalla Cbs, Abc e Nbc, nonchè dal ruolo avuto dalla Fox nella prima elezione di Bush Junior.)

Subito dopo gli attentati (qualche Tv fa il nome di Bin Laden ancora prima del crollo del WTC7 avvenuto nel pomeriggio) gli arabi negli Stati Uniti cominciano a proliferare. Le scuole di volo sono prese d'assalto, come se in Medio Oriente volessero diventare uno sciame di cavallette, le strade e i posti degli attentati sono colme di documenti persi negli schianti dai dirottatori, agli aeroporti ci fanno vedere lunghe file di arabi ai check-in...Nel frattempo il governo imbarcava la famiglia Laden per farla uscire dal paese. Unico volo partito quel giorno.

Le rivendicazioni di Bin Laden sono uno dei più brutti doppiaggi della storia del cinema. Un integralista salafita pieno di monili d'oro firma un foglio con la mano sbagliata mentre parla di come ha previsto lo scioglimento delle travi d'acciaio seduto su una catasta di taglierini con la maglietta di Mohammed Atta. La cassetta Vhs viene trovata dai valorosi marines dentro una casetta abbandonata dai talebani sui monti dell'Afghanistan. Ci manca solo che ci dicano che a trovarla siano stati James Bond, Capitan America e Paperinik!

Non importa se piloti di Boeing con esperienza di volo trentennale ci dicano che le manovre fatte per colpire la Torre Sud e il Pentagono sono materialmente impossibili, perchè Bin Laden ha assoldato il Barone Rosso e i Fantastici 4, e per loro, come ben sapete, far fare una virata di 360 gradi ad un palazzo volante è uno scherzetto! Poco conta se la Fisica non permette ad un Boeing di volare a 550 miglia all'ora a 6 metri da terra, perchè le turbolenze ad un kamikaze di Al Quaida gli fanno un baffo! E chi ha detto che un aereo con un'apertura alare di 38 metri non entra in un buco di 5? Vedrete, basta spingere che entra! La Commissione non ha bisogno di tirare su il telo azzurro che copre non si sa bene cosa, lo sanno già cosa c'è sotto quel telo! La torta di compleanno di Mister Rumsfield! E poi, scusate, perchè dar retta a testimoni che parlano di esplosioni multiple prima e dopo gli impatti aerei, si sa, la gente è strana, non ricorda bene. Del resto un vecchio spacciatore di eroina è normale che abbia l'artrosi anche se non ce l'ha! E perchè mai una vittima di un'aggressione dovrebbe riconoscere il suo aggressore?

Willie Rodriguez, che lavorava nei sottolivelli delle Twin Towers, e che testimoniò sotto giuramento di essere stato coinvolto in alcune esplosioni avvenute sotto le torri prima degli schianti aerei, dopo aver testimoniato a porte chiuse (tutti gli altri hanno testimoniato a porte aperte) e prendendo visione che il suo nome nel rapporto della Commissione per l'11 Settembre non appariva neanche, ha denunciato per strage tutta l'Amministrazione Bush, compreso Bush Senior. L'Fbi ricerca Bin Laden per ogni sorta di attentato, ma non per quello dell'11 Settembre. Perchè? "Non abbiamo le prove", ammettono.

Nonostante tutto pian pianino prendeva corpo la teoria dell'attentato terroristico di Al Qaida. Un attentato terroristico c'è stato, ma su chi sono gli esecutori materiali bisognerà indagare ancora tanto.

Lee Harvey Oswald

Le prove portate dalla Commissione Warren sono palesemente false o, nel migliore dei casi, alterate. I colpi sparati dal deposito di libri in poco più di 5 secondi, sono materialmente impossibili da eseguire. Il Mallicher Carcano, un residuato bellico italiano che si presume usato da Oswald, ci impiega un minimo di 9 secondi per esplodere 3 colpi, perchè ha l'otturatore manuale. 9 secondi, dicevamo, se non si mira seriamente. Inoltre. Per dove si presume fosse piazzato Oswald, nel deposito di libri, la visuale migliore per un unico tiratore era la finestra accanto di quell'angolo, e non quella dove si dice abbia sparato. La finestra accanto dava sulla strada da dove veniva avanti l'auto presidenziale, un colpo frontale e ravvicinato, con molte più probabilità di andare a segno. Ma Oswald aspetta che l'auto svolti nella Daily Plaza. Perchè? Per formare, con altri 2 tiratori, quella triangolazione di fuoco incrociato di cui discuteva un mese prima con Clay Shaw, agente della Cia accusato di aver organizzato l'agguato.


Dopo l'attentato l'Fbi prende le impronte al calcio del fucile, ma non trovano impronte. Impronte
che saranno trovate alcuni mesi più tardi, giusto in tempo per il processo. Non trovano neanche tracce di polvere da sparo sulle mani e sui vestiti di Oswald, che è quasi impossibile per uno che ha appena sparato. Ma questo alla Commissione non importa. Così come non importano tutte le prove a discarico dell'imputato, che ormai è morto e non può parlare. Il colpo basso e frontale, incompatibile con la presunta postazione di Oswald, alta e posteriore. Il fatto che i testimoni abbiano sentito 4 colpi e non tre, cosa determinante, perchè avrebbe costretto la Commissione Warren ad allargare le indagini, dal momento che il fucile ritrovato è un Carcano a 3 colpi. La tranquillità con la quale Oswald lascia l'edificio dopo l'attentato; se l'assassino fosse lui più sta in quel posto più corre il rischio di essere arrestato. Decine di testimoni, fra cui molti poliziotti, che per prendere il tiratore corrono verso la collinetta erbosa davanti a Kennedy, e non dietro. Tutti i fascicoli che riguardavano Oswald in Russia, che la Commissione non ha preso neanche in considerazione. Il percorso che il presunto colpevole avrebbe dovuto fare per passare a casa, prendere la pistola, e recarsi nel cinema dove fu arrestato, presumibilmente luogo stabilito per incontrare qualcuno. L'auto e i vestiti di Kennedy e Connelly crivellati di colpi e molte altre...

Tutte queste prove erano una scocciatura per la Commissione Warren, perchè il loro colpevole ce lo avevano già, ed era il colpevole più comodo del mondo, uno che non avrebbe potuto parlare mai, dal momento che era stato ucciso.
Ma la cosa più squallida è che in entrambi i casi, l'omicidio di Kennedy e l'11 Settembre, le Commissioni incaricate d'indagare sembrano aver lavorato più per appoggiare le conclusioni premeditate, che per ricercare l'effettiva verità.

Video-riprese truccate portate come prove scartando quelle vere. Hanno ascoltato testimoni falsi a discapito di quelli veri. Hanno fatto di tutto per accontentare i governi di turno e i loro referenti militari. Hanno truccato i parametri, non hanno portato sul banco degli imputati i diretti responsabili, che avrebbero dovuto rendere conto alla nazione e al mondo intero del loro operato.
Anzi, hanno fatto di peggio, li hanno promossi, promossi tutti quanti. Si sono limitati a ratificare le conclusioni che i militari e le amministrazioni governative volevano fossero ratificati.


L'APPOGGIO DEI MASSMEDIA ALLE VERSIONI UFFICIALI

Una delle cose più scandalose dell'11 Settembre è stata la connivenza dei massmedia. Il loro appiattimento sulla versione ufficiale è quantomai sospetto. Solo 5 networks hanno dato in diretta il susseguirsi degli eventi, le altre emittenti erano oscurate. Probabilmente perchè il loro ripetitore era quello sulla torre nord, quella colpita per prima, anche e non si sa di preciso. Ebbene, queste emittenti nazionali pareva trasmettessero da una centrale che mandava le stesse immagini, anche se alcune ritardate di qualche secondo. Piano piano si scoprirono cose inquietanti. I primi intervistati altro non erano che giornalisti di questi 5 networks: Cnn, Abc, Bbc, Nbc, Fox. Gli stessi, e i soli, che mandavano le immagini.
Le immagini. Molti dei video trasmessi, spacciati per amatoriali, erano invece "girati" da professionisti del settore. Altre, per così dire, contraffatte da programmatori informatici che si vendevano per i fautori dei video (vedere "September Clues"). Tutti i 5 networks la sera, 10 ore dopo gli attentati, davano per scontato, senza alcuna prova, che l'autore fosse Bin Laden.
Questo essere "volontariamente succubi" dei potenti, ha portato ad un asservimento globale delle Tv, e all'appiattimento totale sulle versioni della Cia, del'Fbi e del Governo. Il tutto senza la minima ombra di quello spirito investigativo che dovrebbe muovere ogni singolo giornalista. Le uniche voci contrarie venivano dall'estero, dalla Francia (che infatti non ha inviato alcun soldato in Medio Oriente) e dalla Germania.

In Italia soltanto la trasmissione "Report" si è permessa di mettere in dubbio i risultati della Commissione per l'11 Settembre. Per il resto silenzio tombale, asservimento, o appiattimento travestito da indagine (Enrico Mentana mette su una pagliacciata nel suo programma "Matrix", nel quale si rifiuta di mandare in onda il video della ricostruzione dei dubbi che voleva solo fornire domande, senza dare risposte).
E il governo italiano? Appoggia in tutto e per tutto l'amministrazione Bush, mandando a morire decine di ragazzi in Iraq e Afghanistan. Continuando a disturbare e ridicolizzare chi ricerca la verità.

Come nel caso delle torri del WTC, anche nell'omicidio di Kennedy ci sono state coperture, omissis e veri e propri aiuti da organi d'informazione. Abc, Nbc e la Bbc attaccarono ferocemente il Procuratore Jim Garrison usando qualsiasi arma, dai soldi spesi dei contribuenti a collusioni con la mafia, arrivando perfino ad insinuare che il Procuratore, nelle sue ore libere, andava nei gabinetti delle stazioni a molestare i ragazzini. Tutto questo mentre Garrison stava indagando.

A poche ore dall'omicidio, non si sa come, giornali, radio e Tv avevano il completo (naturalmente con omissis allegati) profilo del presunto assassino, Lee Harvey Oswald, asserendo convinti che lui fosse stato l'unico a sparare, benchè ci sarebbero voluti giorni per dimostrarlo ( e ancora oggi non è dimostrato), e addirittura prima dell'incriminazione ufficiale. E, tuttavia, un incriminato non è un condannato.

Molti giornali, anche all'estero, avevano pronta la completa biografia del presunto colpevole, sapevano dov'era stato e cosa aveva fatto poche ore prima dell'attentato, le sue idee politiche e i suoi trascorsi sovietici. Tutte notizie incomplete che hanno venduto ai telespettatori e ai lettori come verità assolute.

E' curioso sapere che molti di quegli organi d'informazione appartengono all'apparato governativo, d'intelligence e militare americano. Il loro ruolo non è quello d'informare meglio possibile la gente, ma quello di fungere da megafono dell'establishment militare e governativo.


LE PRECAUZIONI INESISTENTI

Di tutto quello che si poteva fare per difendere il territorio americano, non è stato fatto nulla. Le informative erano giunte alla Cia, e parlavano del dirottamento di aerei di linea, delle torri gemelle e del Pentagono. Qual'è stata la risposta? Quella di organizzare svariate esercitazioni per allontanare la difesa aerea (chi doveva intervenire) dai luoghi degli attentati. Anzi, si fece di più.

Due giorni prima degli attentati, si organizzarono (non si sa bene chi organizzò, se la Polizia aeroportuale o qualcun altro) due black-out controllati in tutte e due le torri, con brevissimo margine di tempo per chi lavorava lì. Ebbene, molti testimoni hanno affermato che gli operai giravano per gli edifici con casse e rotoli di filo elettrico. Cosa stavano facendo?

Nessuno ce lo dirà mai, perchè le telecamere di sicurezza non funzionavano, e una settimana prima furono allontanati i cani fiuta-esplosivo. Perchè? Perchè se quello contro il Pentagono era un aereo di linea la contraerea che circonda l'area non l'ha abbattuto? Gli aerei civili hanno trasponder diversi da quelli militari, e gli addetti ai radar avrebbero riconosciuto un aereo di linea fuori dalla sua rotta. C'è un'unica spiegazione; quello del Pentagono era un aereo militare, un caccia che può fare virate che un Boeing non può fare, avvicinarsi eludendo gli addetti ai radar (essendo area militare potrebbe esser stato facile ingannare chi chiedeva spiegazioni, ammesso che qualcuno le abbia chieste) e lanciare un missile.


Le precauzioni per proteggere il Presidente Kennedy furono praticamente nulle. Il percorso studiato per far passare l'auto presidenziale fra le strade di Dallas, prima sicuro e controllabile, fu cambiato all'ultimo momento da non si sa chi, facendo passare l'auto allo scoperto della Daily Plaza, in balìa di qualsiasi malintenzionato. Nei video si vedono persone che si coprono dal sole con ombrelli aperti, la cappotte dell'auto presidenziale fu rimossa, la stessa auto fu portata ad una velocità minima di 30 km orari. Tutti gli agenti segreti sul posto erano distanti dagli eventi, e quelli che erano vicini hanno visto bene di eclissarsi, eclissarsi a tal punto che non si sa chi erano.

Nessuno teneva d'occhio il deposito di libri e la collinetta erbosa.
Era il più classico degli agguati, e il Governo era lontano, precisamente in volo su un aereo. Da un volo militare sui cieli tedeschi sappiamo che proprio in quegli istanti ci fu un black-out telefonico. Proprio quando serviva qualcuno che prendesse delle decisioni, quel qualcuno (i Ministri) era irraggiungibile in qualsiasi modo.




COSE IMPOSSIBILI FATTE PASSARE PER POSSIBILI

La versione ufficiale della Commisione per l'11 Settembre sembra la favola di Pinocchio. Aerei larghi 38 metri che entrano in buchi di 5, ali che sono dure o morbide all'occorrenza, secondo quel che serve al momento (secondo "Paolo prezzolatissimo", un blogghista burlone, le ali in alluminio dell'aereo del Pentagono non potevano rompere i vetri perchè erano spessi, però potevano affettare la facciata in acciaio delle due torri), piloti che fanno evoluzioni aeree impossibili pur avendo pilotato soltanto acquiloni, aerei che fanno 550 miglia all'ora a 6 metri da terra ignorando le turbolenze che in qualsiai altra occasione li avrebbero o fatti alzare o fatti piantare a terra col muso, motori in titanio da 6 tonnellate completamente vaporizzati, dirottatori sincronizzati (impatto con la prima torre 8:45. Il secondo aereo stacca il trasponder (la comunicazione con la torre di controllo) alle 8:46. impatto secondo aereo 9:02. Il terzo aereo stacca il trasponder alle 9:03 e impatta contro il Pentagono un minuto prima che il quarto aereo stacchi il suo trasponder) malgrado non fossero in comunicazione fra loro e nonostante gli aerei siano decollati in ritardo, travi in acciaio che fondono a 1600 gradi dissolte dal fuoco quasi spento prodotto da kerosene, virate di 90 gradi compiute da aerei commerciali senza andare in stallo, esplosioni a ripetizione spacciate per bombole di gas da cucina (nel WTC le cucine erano elettriche), il crollo del WTC7 provocato da un incendio di tappeti e scrivanie, crolli perfettamente perpendicolari venduti come crolli accidentali, passaporti di terroristi ritrovati in roghi che, si afferma, hanno sciolto motori in titanio, riprese Tv fatte da tombini per avere l'inquadratura giusta, nessun parente o amico si presenta agli aeroporti per avere notizie dei propri cari (erano a casa a vedere la Tv?), difese aeree che non difendono, centralini telefonici (del Pentagono, del Norad, del Faa) che non ripondono, telecamere di sicurezza che non riprendono, servizi d'informazione che non informano....




E voi credete ancora ad Al Qaida? Ma quale Al Qaida.....

La versione ufficiale non spiega perchè Oswald uccise Kennedy. Le "supposizioni ufficiali" sono 3; per conto di Castro, dell'Urss o della mafia. Ma Oswald, come si sa oggi dopo l'apertura da parte di Yeltsin dei faldoni del Kgb, tornò negli Stati Uniti quando il Kgb capì chi era, e certamente lo disse a Castro, il suo alleato. Quindi rimane solo la mafia. Ma la mafia poteva organizzare un attentato di simili proporzioni? Poteva la mafia mandare Oswald in Russia? poteva farlo rimpatriare? poteva deviare il percorso dell'auto a Dallas? levare la cappotte? inquinare le prove? addormentare i media? Poteva la mafia ottenere una Commisione Warren che coprisse tutto? E Oswald? Poteva sparare tre colpi da Campionato Mondiale pur essendo una schiappa al militare? poteva spararli in 5,6 secondi quando ce ne vogliono un minimo di 9? poteva percorrere a piedi i 3 km che lo separavano dal cinema dove fu arrestato in 10 minuti netti trovando anche il tempo per passare a casa e uccidere un poliziotto che lo aspettava? poteva uscire dal deposito di libri senza che nessuno lo vedesse? Poteva, da morto, rubare il cervello del Presidente per non farlo analizzare agli investigatori? poteva provocare 6 ferite a Kennedy e al Governatore Connelly con un solo proiettile? Poteva, pur essendo morto, far sparire il fascicolo dell'indagine?

No, ammesso che c'entrasse qualcosa, tutte queste cose non avrebbe potuto farle da solo. Molto più probabile è credere che, come Atta, Bin Laden e Al Qaida, fosse solo un capro epiatorio.

Lee Harvey Oswald massacrato dai poliziotti durante e dopo l'arresto



MA IL MOVENTE?
Molti si chiedono:"Sì, ma perchè lo hanno fatto?"
Lo so, è dura, ma lo hanno fatto per soldi. Come le peggiori prostitute. La guerra è il più grande affare degli Stati Uniti d'America, un affare da miliardi di dollari. Come allora, i diretti responabili dell'11 Settembre sono quelli che oggi ci stanno guadagnando di più: Cheney, Rumsflield, Perle, Wolfowitz e Bush. I Neocons, quelli che hanno scritto "Progetto per un nuovo secolo americano". E non sono da considerare di poco conto neanche i 167 miliardi di dollari in lingotti d'oro, versati nei cavou del WTC anche da banche americane ma soprattutto estere, che non sono stati più trovati. Ma chi può averli presi se non chi sapeva degli attacchi? Quindi, per il Governo americano, la Cia, l'Fbi e la Commissione per l'11 Settembre deve averli presi Bin Laden! Inoltre, chi ha speculato a Wall Street con le "opzioni put" se non chi sapeva dell'attentato?
Ogni buon cittadino ha un dovere da compiere più grande di tutti gli altri; difendere il proprio paese dallo strapotere dei propri governi. Disubbidire ad un Papa che sbaglia equivale ad ubbidire a Cristo. Il Procuratore Jim Garrison, concludendo l'arringa contro Clay Shaw, un agente Cia accusato di aver organizzato l'omicidio Kennedy, disse;
"Oggi, col sistema delle Giurie Popolari con il quale giudichiamo Clay Shaw, emettendo un giudizio di condanna, non chiedetevi cosa può fare il paese per voi, ma cosa potete fare voi per il paese. Niente sarà più importante fino a quando vivrete. Il resto dipende da voi".
(da "Sulle tracce degli assassini", Jim Garrison)

Il resto dipende da noi.














































































































































martedì 16 settembre 2008

11 settembre - i video del pentagono sono falsi

L'analisi scientifica dei fotogrammi presentati dal Pentagono come prova di quel che avvenne l'11 Settembre. Naturalmente è tutto falso, tutto costruito.

11 settembre 2001 - (torri gemelle) particolari strani

Tutte le cose che il governo americano, i giornali e la Tv non ci hanno detto nè fatto vedere. Chi era responsabile della sicurezza, gli operai che hanno armeggiato con casse e fili elettrici durante il week end prima dell'11 Settembre, il rinnovamento urbano, la polvere velenosa e le assicurazioni del comune di New York....

sabato 13 settembre 2008

11 Settembre 2008: settimo anniversario di un tradimento.

"Il vostro Governo vi ha tradito, ed io non faccio eccezione".
Richard Clarke, Consigliere della Casa Bianca.
Di cosa stava parlando?

L'AEREO SUL PENTAGONO

Questa conversazione è stata registrata prima che il primo aereo si schiantasse sulla prima Torre. Quelli che parlano sono un controllore di volo dell'aereoporto di Boston, e l'addetto radio della difesa aerea americana del NORAD. Il contenuto è raccapricciante.

Boston - "Qui Boston TMU, abbiamo un problema, un aereo dirottato verso N.Y.. Occorre che facciate decollare dei caccia per darci una mano".
NORAD - "Sul serio, o si tratta di un'esercitazione?"
Boston - "Non è un'esercitazione, non è una prova".
Nel frattempo il primo aereo centra la Torre Nord.
NORAD - "Volete richiedere il decollo di un caccia?"
Boston _"Oh Dio....non lo so! E' una decisione che qualcuno dovrà prendere..........."
NORAD - "Uh, sì, è che qua..........sono andati via tutti................
Non ci furono decolli di caccia quella mattina, tutti gli aerei della difesa americana erano in esercitazione. Così il presunto volo che si schiantò sul Pentagono ebbe tutto il tempo di allontanarsi dal suo obiettivo di svariate centinaia di chilometri per poi virare e tornare indietro fino allo schianto.



9:38 Arlington, Virginia - Si presume che Hani Hanjour, il dirottatore pilota dell'aereo che si schiantò sul Pentagono, abbia eseguito una virata di 330 gradi a 880Km/h scendendo di 2.100 metri in due minuti e mezzo fino a far schiantare l'AA77 al piano terra del Pentagono.
Ross Wittenburg, esperto pilota, che aveva portato tutti gli aerei schiantati l'11 Settembre, dice:
"Il volo 77 (quello del Pentagono) non può aver volato alla velocità che dicono loro stallo. Quell'aereo doveva cadere prima.................."
Hani Hanjour, il presunto pilota, a detta del suo istruttore non sapeva pilotare un CESSNA 172. A detta delle autorità aveva però il certificato da pilota, rilasciato da una presunta scuola dell'Arizona. L'istruttore dice che Hanjour era andato da loro per noleggiare un piccolo aereo, ma dopo la prova di routine, vedendo come pilotava, loro si rifiutarono di dare in mano a quest'uomo un aereo. Credete ancora che sul volo 77 ci fosse Hani Hanjour? Inoltre.
I controllori di volo di Dulles vedendo nei monitor di servizio la virata compiuta dal presunto terrorista nel AA77 pensarono che si trattasse di un velivolo militare. Ancora.
Il 22 Novembre 2004 un jet privato in volo per Houston che andava a prendere George Bush senior, tagliò un unico palo della luce e si andò a schiantare prima dell'atterraggio. L'ala si strappò a causa dell'impatto seminando rottami per 90 metri. Il volo sul Pentagono ne strappa 5 ma, tuttavia, continua la sua corsa e si schianta contro la facciata senza lasciare sul prato antistante nemmeno una rondella. Ma un aereo contiene parti talmente dure che non si sfasciano completamente neppure cadendo da 10.000 metri! Dove sono i motori, la sezione di coda, la fusoliera, le ali eccetera eccetera? Sciolti dal calore. Un calore strano, sì, perché la facciata colpita non crolla subito, ma dopo parecchie ore. Le finestre della facciata sono intatte, con addirittura i vetri ancora su. Dentro il Pentagono l'aereo non c'è. Qualcosa verrà portato via dai militari il giorno dopo, ma è coperto da un telo blu.





















Dicevamo. La versione ufficiale è quella delle due torri; il calore del kerosene ha sciolto tutto. Non ditelo ad un chimico, vi riderebbe in faccia.Ma se il calore era così intenso da sciogliere un jumbo jet, come hanno fatto gli investigatori a identificare 184 dei 189 corpi trovati (secondo loro) al Pentagono? Semplice, il laboratorio era lo stesso che ha identificato le vittime di Shanksville, cioè, dell'aereo che non è mai caduto. Fatevi domande, pretendete riposte.
Ma com'è fatto un Boeing 757? Ha due motori Pratt & Whitney costruiti con leghe di acciaio e titanio, hanno un diametro di 2,74 metri, sono profondi 3,66 metri, e pesano 6 tonnellate ciascuno. Ora, il titanio fonde a 1,688 gradi. Il carburante di un aereo, noto come kerosene, può mantenere una temperatura costante massima di 1120 gradi dopo 40 minuti, ma solo se il carburante viene rinnovato. Ricordatelo anche quando parleremo delle due torri. Ma, in realtà, quasi tutto il carburante brucia al momento dell'impatto. E' impossibile scientificamente che 12 tonnellate di acciaio e titanio ( solo i motori dell'aereo) siano state polverizzate dal fuoco prodotto dal kerosene. Per scioglierlo bisogna buttarlo in un altoforno da fonderia. Ma allora dove sono andati a finire? La Rolls Royce (che costruisce i motori Pratt & Whitney), interpellata, disse che i motori mostrati alle telecamere non sono gli stessi del volo AA77.
Karl Schawrtz, Presidente della Patmos & NanoTechnologies LLC - Security Sistems, affermò che il pezzo fatto rinvenire al Pentagono e spacciato per quello di un Boeing, altro non era che parte di un motore JT8D turbojet di un A3 ScottWarriors della Usa Air Force, noto come Raytheon. Un caccia militare. Molti testimoni sentirono infatti odore di cordite, componente esplosivo di alcune armi fra cui i missili Cruise. Non sono i soli dubbi. Guardate queste foto.

























Quello a sinistra è il foro d'entrata al Pentagono, quello a destra il buco lasciato da un missile Cruise nell'abitazione di Slobodan Milosevic, a Belgrado. E' impressionante quanto si somigliano.
In realtà quasi tutti i testimoni parlarono di un aereo molto piccolo, senza finestrini (?) e senza ali(!) Ma che razza di aereo sarebbe? Un missile. I testimoni, come la Gallop, furono intimiditi e costretti a dire ciò che voleva il governo. Se io non sono nel giusto, perché l'FBI non mostra i video registrati dalle videocamere di sorveglianza del Dipartimento dei Trasporti della Virginia o dello Sheraton Hotel che ripresero tutto e che loro hanno immediatamente sequestrato? Rilasciarono solo due fotogrammi nel quale non si vede nulla a parte una palla di fuoco che è, comunque, incompatibile con l'esplosione di un aereo. Ma l'aereo non si vede. L'aereo non c'è.




LE TORRI GEMELLE




Innanzi tutto bisogna vedere se la versione ufficiale è plausibile. Potevano dei dirottatori con poca esperienza di volo e senza aiuti radar dirottare gli aerei e portarli a schiantarsi contro le Twin Towers? Guardate questo video.




Aerei guidati da terra? E' molto probabile.


"C'erano esplosioni dappertutto. Sono convinta che ci fossero piazzate delle bombe in tutto l'edificio, e che qualcuno da un posto di comando stesse eseguendo delle detonazioni", Teresa Veliz, 47° piano, Torre Nord.
9:59 Crolla la Torre Sud. In circa 10 secondi. 29 minuti più tardi la Torre Nord la segue, anch'essa in 10 secondi. Più tardi, quel pomeriggio, alle 17:20, il WTC7, un complesso di edifici di 47 piani distante 91 metri dalla Torre Nord, improvvisamente crolla. Fra gli inquilini dell'edificio troviamo la CIA, il Dipartimento della Difesa, l'IRS, i servizi segreti e il bunker d'emergenza del Sindaco Giuliani. La Security & Exchange Commission usava l'edificio come archivio per 3-4000 fascicoli relativi ad investigazioni su Wall Street. L'edificio 7 fu l'unico a venire giù. In 6 secondi. Dritto. Come le due Torri. Tutti gli altri edifici intorno, alcuni molto più vecchi del WTC7, rimasero intatti e abitabili. Come una demolizione controllata. La spiegazione ufficiale? Detriti caduti dalla Torre Nord ( a 91 metri di distanza) hanno generato un incendio interno, che diede fuoco a svariate taniche di carburante contenute nell'edificio. Nessuno si è accorto di questo immane incendio. Perché era piccolo. Proprio piccolo. Se ciò fosse vero, il WTC7 sarebbe il terzo grattacielo nella storia a crollare per un incendio. Gli altri due sono le Torri Gemelle. Tantissimi altri grattacieli presero fuoco (a Los Angeles il 4 Maggio 1988,l'Empire State Building, il 14 Febbraio 1975 la stessa Torre Nord del WTC, il 23 Febbraio 1991 un grattacielo di Philadelphia, che bruciò per più di 19 ore senza crollare, il 17 Ottobre 2004 un grattacielo di 56 piani in Venezuela bruciò per più di 17 ore e l'incendio devastò 26 piani arrivando fino al tetto) ma nessuno di loro crollò. Il 26 Febbraio 2005 il Windsor Building di Madrid, una torre di 32 piani in cemento armato, è bruciata per 24 ore. Gli ultimi 10 piani sparirono, ma il grattacielo restò in piedi. E' possibile che due dei grattacieli più moderni per struttura, ultimati nel 1973, bruciando perifericamente su quattro piani per 56 e 103 minuti possano crollare completamente a terra? E per cosa? Per 37.854 litri di kerosene?
Sarebbe come bruciare una putrella di sostegno con una tanica di benzina.
E' singolare che la Torre Sud sia crollata per prima. L'aereo la colpisce fra il 78° e il 82° piano, prendendola sullo spigolo a sud-est, e spargendo fuori dall'edificio il grosso del carburante in una spettacolare palla di fuoco. Ma la Torre Nord era stata colpita in pieno, e stava bruciando da 18 minuti di più! Inoltre.
Come mai le Torri ci mettono così poco a cadere? La legge di Galileo sulla caduta dei corpi calcola il tempo che impiega un oggetto a cadere da una certa distanza, in caduta libera. Tempo(s)= radice quadrata di (2xdistanza(m)/9,81). La Torre Sud era alta 415 metri. Operiamo: Tempo=radice quadrata di (2x415/9,81=9,2 secondi. 200.000 tonnellate d'acciaio sono venute giù in poco più di 10 secondi, cioè, in caduta libera. Il pezzo più grande era di alcuni metri. 552.500 metri cubi di cemento si sono polverizzati.
Van Romero, vice Presidente per l'istituto di Ricerca Tecnologica Mineraria del New Mexico, dice:
"La mia opinione, basata sui filmati, è che vi fossero alcune cariche esplosive all'interno degli edifici che hanno causato i crolli. I crolli sono stati troppo precisi perchè possano esser stati causati dall'impatto degli aerei". Ma 10 giorni dopo, sorridendo ai giornalisti: "Certamente è stato il fuoco a causare il cedimento strutturale".
Hyman Brown, costruttore del WTC, sostiene che i grattacieli erano progettati per resistere a tutto; uragani, venti forti, bombardamenti e impatti con gli aerei.
Kevin Ryan, che ha fornito l'acciaio, dice che era certificato ASTM E119. In due parole, non poteva cadere sciogliersi. Poi aggiunse:"Questa storia non ha senso". Tre giorni dopo aver fatto queste dichiarazioni Kevin Ryan fu licenziato.
A guardare le immagini i crolli delle tre Torri sembrano, e probabilmente sono, demolizioni controllate. Le Twin Towers si afflosciano su se stesse ricadendo verticalmente. Non si accasciano da un lato qualunque, come un incidente casuale indurrebbe e secondo la seconda legge della termodinamica, ma rimangono in perfetto equilibrio come se le strutture portanti cedessero contemporaneamente spaccando il millionesimo di secondo. Basterebbe che un pilastro portante si accasciasse un secondo prima o uno dopo per far crollare gli edifici da un lato. E invece no. Giù dritti dritti. Come una demolizione controllata.
Molti testimoni sentirono esplosioni venire dai piani sotterranei. I federali che erano lì parlarono di esplosioni che non c'entravano nulla con gli aerei. George Turi, un caposquadra dei pompieri, ha parlato di "esplosioni secondarie", ed ha portato via i suoi uomini convinto che oltre all'aereo i terroristi avessero piazzato anche delle bombe all'interno degli edifici. "Un secondo dispositivo era sicuramente piazzato negli edifici", disse ai giornalisti.
Un impiegato affermò:"Stavamo scendendo dall'ottavo piano, quando ci fu un'esplosione che ci respinse indietro, dentro gli uffici dell'ottavo piano". Ottavo piano? Ma l'incendio era fra il 78° e l'82° piano! Distante fra i 250 e 300 metri!
Prima del secondo crollo molti videro dei bagliori all'interno dell'edificio, seguiti da crepitii esplosivi, come una sorta di bombe a grappolo. Quindi venne giù tutto. Willy, un inserviente che lavorava da 20 anni al WTC era nel sottolivello 1 quando la Torre Nord fu colpita.
"All'improvviso sentimmo boom! Pensai fosse un generatore che era saltato nel seminterrato, ai piani inferiori. Stavo per dirlo quando ci fu una seconda esplosione. Proprio dall'alto. Abbastanza distante. Le esplosioni erano nitidamente separate. Una sotto e l'altra, a centinaia di metri di distanza, sopra. Quando ne parlai loro dissero che c'erano così tante cucine nell'edificio...............Io risposi che l'edificio era una costruzione di classe A, e dubito ci fosse del gas da cucina, è vietato. Fino ad oggi nessuno mi ha saputo spiegare che cos'erano quelle esplosioni".
Nell'atrio della Torre Nord (sì, nell'atrio, a 400 metri di distanza dall'impatto degli aerei) non solo le finestre furono distrutte, ma saltarono via addirittura i rivestimenti in marmo. Non può essere reverbero, l'impatto dell'aereo era distante almeno 350 metri, e gli ascensori (sui quali si tentò di far ricadere la colpa invocando una poco probabile colata di fuoco), erano chiusi ermeticamente. In una intervista diversi membri della squadra 7 dei pompieri parlano apertamente di detonazioni a catena, piano per piano. Il pompiere Louie Cacchioli disse a "People Weekly": "Stavo portando i pompieri con l'ascensore su al 24° piano per evacuare gli impiegati. Durante l'ultima salita esplose una bomba. Tutti noi pensavamo ci fossero bombe piazzate nell'edificio".
L'autorità portuale bloccò per più di un anno la divulgazione su nastro delle conversazioni dei pompieri sul luogo del disastro. Nel Novembre del 2002 il nastro fu rilasciato al "New York Times" e ad altre testate. Era tutto un commento sul susseguirsi di esplosioni che avvenivano dentro gli edifici, neanche il WTC fosse un magazzino di bombole di gas!
Quelle esplosioni non erano di gas, erano bombe.
Quasi tutti i pompieri parlavano di esplosioni, di lampi improvvisi, di detonazioni e demolizioni controllate.






Mark Loizeaux, Presidente della "Controlled Demolition Inc., dichiarò che nel sotterraneo del WTC, dove le 47 colonne portanti s'innestavano nel terreno roccioso, "punti caldi di acciaio letteralmente fuso furono scoperti a più di un mese di distanza dall'11 Settembre". Queste zone incredibilmente calde furono trovate alla base del pozzo dell'ascensore, 7 piani sotto terra! Lì il fuoco degli aerei non c'è mai arrivato! Aggiunse che la stessa condizione fu riscontrata anche negli altri due edifici. Inoltre.
In tutti i video che mostrano demolizioni controllate si notano esplosioni prorompere dagli edifici a 20-30 metri dal fronte del crollo (guarda il video sopra). Sono simili a sbuffi, sbuffi di fumo. Anche al WTC si possono notare.
Vi starete chiedendo; ma se c'erano delle bombe negli edifici, come ci sono arrivate?Ben Fountain, un analista finanziario che lavorava al WTC, dichiarò al "People Magazine" che "nella settimana che precedette l'11 Settembre ci furono diverse, improvvise ed insolite esercitazioni, in cui intere sezioni delle due Torri e dell'edificio 7 furono evacuate per "motivi di sicurezza".Daria Coard, una guardia della Torre Nord, disse al "Newsday" che "addetti alla sicurezza avevano lavorato con turni di 12 ore giornaliere per due settimane prima dell'11 Settembre ma, giovedì 6, i cani fiuta-esplosivo furono improvvisamente allontanati dagli edifici".
Chi ha autorizzato tutto questo? Il fratello del Presidente Bush, Marvin, era membro del Consiglio d'Amministrazione di SECURACOM dal 1993 fino all'anno fiscale 2000. SECURACOM (ora STRATESEC) è una compagnia di servizi di sicurezza elettronici, finanziata dalla "Kuwait-American Corporation", che fornì sistemi di sicurezza alla United Airlines, all'aereoporto internazionale di Dulles e, dagli inizi degli anni '90 fino all'11 Settembre, anche al WTC. Marvin è anche l'ex direttore della HCC INSURANCE HOLDINGS, che assicurò parti del WTC durante l'11 Settembre. Ma nessuno parlò. Il Sindaco Giuliani ordinò lo sgombero dei detriti facendoli portare oltreoceano (più probabilmente dentro) prima che gli investigatori potessero esaminarli, magari, che so, avrebbero trovato tracce d'esplosivo. In pratica hanno alienato la scena del crimine, e poi hanno fatto sparire le prove. L'unica società ammessa nel sito fu la "Controlled Demolition Inc.", guarda caso la stessa società che rimosse i detriti anche nel sito dell'attentato ad Oklahoma City, nel 1995. Ma non finisce qui.

Il 15 Luglio del 2001 la "Controlled Demolition Inc." demolì due cisterne da 120 metri l'una risalenti alla II Guerra Mondiale. La demolizione fu eseguita senza ragioni apparenti, e attirò numerosse lamentele nel circondario. L'area è ancora libera oggi, e una giutificazione non è mai stata fornita. Ciònonostante penso che quanto sia accaduto al WTC sia piuttosto chiaro; è stato tirato giù tramite una demolizione controllata. E' stato un attacco psicologico al popolo americano, portato a termine con precisione militare. Questo non deve stupire più di tanto.

Nel 1962 Lyman Lemnitzer, Capo di Stato Maggiore, presenta un piano al Minitro della Difesa Robert McNamara denominato "OPERAZIONE NORTHWOODS". Il piano proponeva di architettare attacchi terroristici nell'area di Guantanamo, per offrire un pretesto per un intervento militare contro Cuba. Il piano includeva:

  1. la diffusione di false voci che accusavano Cuba di produrre trasmissioni radio clandestine.
  2. infiltrare pie di eili cubani nelle basi americane per compiere attacchi
  3. scatenare disordini nelle basi americane.
  4. sabotare depositi di munizioni USA e appiccare incendi.
  5. sabotare navi e aerei americani nelle basi
  6. bombardare le proprie basi.
  7. affondare una nave USA e celebrare funerali per vittime immaginarie.
  8. scatenare una campagna terroristica a Miami, Florida, Washington D.C.
  9. distruggere aerei telecomandati, anche di linea, nelle acque territoriali cubane. I passeggeri, in realtà agenti federali, sarebbero stati fatti passare per studenti di college in vacanza. Un aereo, dalla base USA di Eglin, sarebbe stato pitturato e numerato per divenire l'esatto duplicato di un aereo civile immatricolato di proprietà di una società di facciata della CIA a Miami. Il duplicato sarebbe stato sostituito col vero aereo e caricato coi passeggeri. Il vero aereo sarebbe stato trasformato in un drone. Gli aerei si sarebbero scambiati nel sud della Florida. L'aereo coi passeggeri sarebbe atterrato all'aereoporto di Eglin per farli scendere riacquistando il suo stato originale. Il drone arebbe poi partito come volo di linea, avrebbe lanciato un "SOS" prima di essere fatto esplodere con un comando a distanza.

Il piano venne rifiutato da McNamara, e Lemnitzer venne rimosso personalmente dal Presidente Kennedy dal suo incarico di Capo di Stato Maggiore.

Piano che nel 2001, presumibilmente, fu riadattato e fatto proprio dall'amministrazione Bush.

Poi ci sono le strane esercitazioni compiute prima del 11 Settembre 2001. Già nel 1984, 12 Gennaio, un Boeing telecomandato si alza e vola sopra la base aerea di Edwards, e la NASA lo fa schiantare per uno studio sui carburanti. Prima di essere distrutto l'aereo volò per un totale di 16 ore e 22 minuti, facendo decolli e atterraggi. Sì. già nel 1984 si poteva pilotare un Boeing da terra, con un telecomando. Il 28 Febbraio 1998 il Global Hawk, un particolare aereo senza pilota della Raytheon, completa il suo primo volo presso la base USA di Edwards, California, volando attorno ai 10.000 metri, altitudine di crociera dei jet di linea commerciali. Nel 1998 il NORAD conduce esercitazioni dove aerei di linea dirottati vanno a schiantarsi contro le Twin Towers. Settembre 2000. Il Progetto per un Nuovo Secolo Americano, un think-tank-neo-conservatore che includeva fra i suoi membri Dick Cheney, Donald Rumsfeld, Jeb Bush e Paul Wolfowitz rilascia il suo rapporto intitolato "Ricostruire la Difesa Americana", nel quale dichiararono:"Il processo di trasformazione anche se porterà ad un cambiamento rivoluzionario, sarà verosimilmente un processo lungo, senza un qualche evento catastrofico e catalizzante come una nuova Pearl Harbour". Il 24 Ottobre 2000 il Pentagono dirige la prima di due esercitazioni chiamate "MASCAL" che simulano lo schianto di un Boeing 757 contro il Pentagono. Charles Burlingame, ex pilota navale F14, partecipa all'esercitazione prima di dare le dimissioni ed iniziare a lavorare alla American Airlines dove, meno di un anno dopo, pilota il Boeing 757 che si sarebbe (?) schiantato contro il Pentagono. Nel Giugno del 2001 il Dipartimento della Difesa dirama nuove direttive per l'intervento militare in caso di dirottamento. Esse impongono che per tutte le reazioni non urgenti, il Dipartimento della Difesa debba ottenere il permesso direttamente dal Ministro della Difesa. Il Procuratore John Ashcroft su consiglio dell'FBI comincia a volare solo con jet privati. 4 Luglio 2001. Osama Bin Laden, ricercato dal 1988, beneficia di cure mediche presso un ospedale americano di Dubai, dove riceve la visita di un agente della CIA. Il 24 Luglio 2001 Larry Silverstein, che possedeva già il WTC7, affitta per 99 anni, pagando la cifra di 3,2 miliardi di dollari, l'intero complesso del WTC, sei settimane prima del 11 Settembre. Inclusa nel contratto una polizza asicurativa da 3,5 miliardi di dollari che avrebbe specificatamente coperto atti di terrorimo. 6 Settembre 2001. Vengono acquistate 3.150 opzioni "put" sulla United Airlines. L'opzione "put" è una scommessa sul ribasso di quelle azioni. Quel giorno le opzioni "put" furono il quadruplo della media giornaliera. Quello stesso giorno i cani fiuta-esplosivo vengono allontanati dal WTC, e gli addetti alla sicurezza concludono due settimane con turni di 12 ore giornaliere. Il 7 Settembre 2001 27.294 opzioni "put" vengono piazzate sul titolo della Boeing, più del quintuplo della media giornaliera. Il giorno dopo, il 10, vengono piazzate 4.516 opzioni "put" sulla American Airlines, oltre 11 volte la media giornaliera. Nel frattempo si organizzano, per l'11 Settembre, esercitazioni aeree di ogni genere, spedendo la difesa aerea americana lontano dai luoghi interessati agli attentati. Così quel giorno a difendere l'intero territorio americano rimasero solo 14 caccia.

E i dirottatori? Il 14 Settembre il Dipartimento di Giustizia rilasciò i 19 nomi dei presunti dirottatori. Ma il 23, nove giorni dopo, la BBC rese noto che Waleed al Shehri era vivo e vegeto a Casablanca, in Marocco. Rintracciarono anche Abdulaziz Alamari, il quale è Ingegnere per la Saudi Telecom, e perse il suo passaporto quando studiava a Denver. Quanti dirottatori, o presunti tali, sono stati trovati vivi? A tutt'oggi almeno 9.


1.Wail M. Alshehri, è vivo ed in buona salute.

2. Mohand Alshehri, è vivo, in Arabia Saudita.

3. Khalid Almihdhar, è un programmatore di computer alla Mecca.

4. Salem Alhazmi, lavora in uno stabilimento chimico a Yanbu, in Arabia Saudita.

5. Saeed Alghami, si sta addestrando in Tunisia per diventare pilota.

6. Ahmed Alnami, è supervisore amministrativo per la Saudi Airlines.

Abbiamo già parlato di Waleed e Abdulaziz. E, meraviglia delle meraviglie, il padre di Mohammed Atta affermò di aver ricevuto una telefonata da suo figlio il 12 Settembre 2001. Il giorno dopo gli attentati. In buona salute per essersi schiantato con un Boeing contro le Torri Gemelle. A questo punto l'FBI dovette ammettere che "non ci sono prove legittime che dimostrino l'identità dei dirottatori". Cosa cosa? Stanno dicendo che si è bombardato l'Afganistan e si è invaso l'Iraq senza avere informazioni certe? Ah, dimenticavo il nastro della rivendicazione di Bin Laden. Tutto cinematografo. Un film. Quello del video non è Bin Laden. Scrive con la destra mentre Bin Laden è mancino. Ha un anello d'oro al dito, mentre la Legge islamica proibisce simili monili. Interpellato da al Jazeera Bin Laden riponde:

"Il governo americano, coerentemente, mi ha incolpato di essere dietro ciascun attacco. Vorrei assicurare il mondo che non ho pianificato io i recenti attacchi, i quali sembrano programmati da individui con moventi personali. Io ora vivo nell'Emirato islamico dell'Afganistan e seguo le regole dei suoi capi. L'attuale capo non mi permette di svolgere simili operazioni".

Pensiamo semplice. Chiediamoci; chi ci ha guadagnato? Chi aveva la potenza per compiere questa strage? Chi aveva il potere di sviare tutto? Chi poteva organizzarla nei minimi particolari se non chi conosceva territori, condizioni della difesa aerea e debolezze degli apparati? Chi poteva determinare una serie di eventi favorevoli all'attentato (l'allontanamento dei cani fiuta-esplosivi, l'allontanamento dei caccia per la difesa del territorio, etc etc.)? Chi poteva comprare e intimidire i testimoni? Chi poteva addormentare i media? Bin Laden? Su, siamo seri.

Ma allora perchè accadde la catastrofe? Per soldi. Dopo l'11 Settembre Larry Silverstein, il proprietario dell'intero WTC, pretese 7,2 miliardi di dollari dai suoi asicuratori, sostenendo che ogni aereo andava considerato un singolo atto terroristico. Forse è per questo che gli aerei non giunsero insieme sulle due torri. Poi ci sono le opzioni "put" che furono puntate sulla United Airlines, American Airlines e sulla Boeing. Gli introiti delle guerre che si fecero dopo e che sono ancora in corso. Ma non è tutto.

Sotto il World Trade Center c'era il più grande giacimento d'oro del mondo. Nel 1993 il valore delle riserve auree era valutato circa un miliardo di dollari, di proprietà, si dice, di finanzieri del Kuwait. Quando il WTC fu distrutto quella ricchezza superava di gran lunga quella del 1993. L'oro, si disse, fu recuperato completamente verso la fine del 2001. Oppure no?

Il 1 Novembre 2001 il "Timesonline" riportò che venne rinvenuta una grossa quantità d'oro tra le macerie del WTC. Il Sindaco Giuliani disse che più di 230 milioni di dollari in lingotti d'oro erano stati recuperati. Tuttavia, il settore metalli della Comex stava depositando lingotti d'oro per conto della Bank of Nova Scotia, la Chase Manhattan Bank, la Bank of N.Y., Hong Kong, e la Shangai Banking, per un totale di 950 milioni di dollari in oro. E questa è soltanto una delle società finanziarie che tenevano un deposito sotto le Torri. Si stima che in quei depositi c'erano più di 160 miliardi di dollari in oro. Ma dove sono?

Ricordate l'oro rinvenuto nel Novembre 2001? La Reuter rese noto che fu trovato nel retro di un camion, scortato da diverse auto in un tunnel di servizio al di sotto del WTC5. Nessun corpo fu ritrovato là. Man mano che gli operai si avvicinavano all'oro, le autorità limitavano l'accesso a Ground Zero, in accordo con l'FBI e la CIA. Tutto filava? Non proprio. L'oro del WTC4 fu rinvenuto sotto il WTC5, in un camion di servizio in stato di abbandono. Si suppone che stavano allontanandosi dalla Torre Sud. Il punto è; come sapevano di dover fuggire da quella zona quando neppure i pompieri che erano dentro la Torre sapevano che stava per crollare?

Dei 167 miliardi in oro solo 230 milioni furono ritrovati. Dove sono gli altri? Sono queste le ragioni (e non mi sembrano poche) per cui l'11 Settembre le Twin Towers vennero giù. Una rapina. Una rapina a mano armata portata contro la nazione e contro il mondo intero. Non importa se invece che i mitra alla Dillinger abbiano usato cariche di esplosivo, la ragione era questa. Il denaro.

Per ragioni analoghe nella II Guerra Mondiale fu permesso ai giapponesi di bombardare Pearl Harbour. Per ragioni analoghe si dragò la baia di Camp Ramp. Per ragioni analoghe fu causato l'incidente del Golfo del Tonkino. Per ragioni analoghe fu assassinato con un complotto il Presidente Kennedy. Basta conoscere la storia per capire che alcuni uomini di potere hanno sia il fegato che lo stomaco per fare una cosa del genere. Cosa possiamo fare?

Fate domande, pretendete riposte. Solo questa è l'arma in nostro possesso per difenderci dagli abusi dei governi. Non ci fermiamo, continuiamo a cercare la verità, sempre. Quello che avvenne l'11 Settembre fu un colpo di Stato a danno del mondo intero. Leggete questo post e divulgatelo. Guardate i video che sono in circolazione e divulgateli. Comprate i libri e fateli leggere. Chissà, forse da qualche parte troveremo un uomo di potere per cui "le ragion di Stato" non sono un motivo valido per giustificare qualsiasi cosa.