venerdì 24 ottobre 2008

E' morto Leone Gariano, pittore, uomo.

''L'ambito del surreale - scriveva Leone Gariano di se stesso - pur con sfaccettature e risvolti vari, mi si attaglia''.
Per chi lo conosceva bene non ci ha lasciato solo un grande pittore, ma un uomo arguto e intelligente, amante della musica classica e lirica, in due parole, un grande artista.
La sua è una pittura affascinante, legata a valori della fantasia e della magia, persino barocchi nella loro realizzazione: Gariano non è infatti un pigro fantasioso, ma è un esploratore di sogni instancabile, ricco, infinito, a tratti lineare a tratti aggrovigliati, in grado di saper smascherare '' la semplicità con la complicazione'', incastrando ''la vita dentro alla vita, all'infinito…'' (Geno Pampaloni).


Dipinge atmosfere da sogno e da trance, di ricordo e di aspettative future, di passati e di presenti, di vita e morte, di inconscio e immaginazione, elle quali vengono ritratti intrichi di fogliame, affascinanti e sconosciuti uccelli, idoli femminili dalla bellezza conturbante, guerrieri aztechi, simboli di forza e di attrazione per il sepolcrale, fondi marini strani e sconvolgenti, rigogliosi, fantasiosi, vivi, fuori del tempo, e spesso del mondo.

Il fascino delle sue opere è davvero tale da non far supporre che attraverso la propria arte, Gariano racconti anche il senso del disfacimento della vita e dei valori, della morte che incombe e della fragilità che deteriora......
Ciao Leone, buon viaggio.

venerdì 10 ottobre 2008

Guardate come è considerato Berlusconi all'estero





Marco Travaglio risponde a Silvio Berlusconi ad Annozero

Le bugie hanno le gambe corte

Alitalia, e lo scandalo continua.

Sono scandalizzato. Non ci sono parole per descrivere quello che sta accadendo. Apro un topic apposito, voglio che tutti voi sappiate cosa c'è veramente dietro a questa trattativa. Lasciate perdere quello che sentite nei TG. Lasciate stare i politici. Vediamo i fatti. Vediamo l'Horror Alitalia Show.
1) Alitalia è una compagnia strategica per il Paese?
No. Sono tutte balle. L'Alitalia ha una quota di mercato nazionale passeggeri di circa il 23%. Una cosa è certa: la sua uscita non metterà in ginocchio il Paese o il trasporto pubblico. Solo il tratto ancora monopolizzato Roma-Milano ne risentirà veramente per un paio di mesi. Ma dato che sono gli slot, ovvero gli spazi riservati agli aerei negli aeroporti, ad essere importanti, questi possono essere venduti ad altre compagnie. Essendo il mercato italiano molto appetibile, non ci sarebbero problemi di sorta e tutto ritornerebbe alla normalità.
2) Non è giusto salvare i 20.000 lavoratori di Alitalia?
Par condicio per favore.
Se una qualsiasi impresa privata non riesce a sostenersi con i suoi ricavi, alla fine dovrà essere liquidata. Se malauguratamente sei un dipendente di questa, c'è solo il licenziamento come conseguenza. Sono le regole del mercato: se non riesci a gestire un'azienda devi fallire. Sembra però che alcune imprese siano più uguali delle altre. Il numero non deve far paura, perché 20.000 sono i dipendenti a rischio, molti però verrebbero reintegrati anche attraverso la procedura fallimentare.
3) L'Alitalia può fare ancora l'interesse dell'Italia se rimanesse in mano italiana?
Premetto che l'interesse dell'Italia = interesse dei cittadini italiani è una bufala spaventosa. Io da cittadino voglio competizione tra le compagnie perchè voglio che i biglietti costino meno. Voglio competizione perchè ci siano più tratte aeree che arrivino in più località del mondo. Voglio competizione perchè se voglio un servizio differente possa scegliere con chi volare. Con la nuova Alitalia tutto questo è molto difficile che accada. La nuova (piccola) compagnia, sarà molto più limitata, in termini di rotte/mezzi della attuale (medio-piccola) Alitalia. Perchè con la fusione con Airone ci sarebbe una sorta di monopolio italiano, soprattutto sulla tratta Roma-Milano. Anche con un partner straniero di minoranza cambierebbe poco.
4) Chi perde se la trattativa va in porto?
Tutti noi contribuenti. Di chi lavora e paga le tasse.Per chi non lo sapesse, la compagnia verrà divisa in due tronconi: la Bad Company (la "cattiva compagnia") con tutte le perdite accollate allo Stato e la parte sana alla CAI. Nessuno ne parla. Nessuno. Lo stato si dovrà pagare (forse) circa 2 miliardi di debiti e nessuno alza la voce per evitarlo. Ci dovrebbero essere i cortei in tutte le piazze. Siamo un popolo che dovrebbe indignarsi, gridare e muoversi. Niente invece. Stanno giocando al monopoli con i nostri soldi, senza avere almeno il coraggio di dircelo. A me sembra una presa in giro. Il fallimento eviterebbe tutto ciò. Il commissario dovrebbe vendere il tutto e con i soldi incassati pagare i creditori (tra cui lo Stato, vi ricordate il prestito ponte da 300 milioni?) che verrebbero parzialmente soddisfatti.
5) C'è qualche conflitto di interessi?
Assolutamente sì.La Marcegaglia, Presidente di Confindustria, sarà nella cordata di Alitalia. "Da quando in qua la presidente di un'associazione imprenditoriale che si siede a trattare con il governo ogni due giorni è anche legittimata a fare affari, e che affari, con il medesimo?" (cit. NoisefromAmerika.com). Altro è Colaninno junior, ministro ombra dello Sviluppo Economico del PD, il cui padre è presidente della cordata. Potrà egli essere indipendente nelle sue decisioni quando c'è papà in gioco? I Benetton, già concessionari di Autostrade per l'Italia, non potrebbero essere in conflitto con il trasporto aereo?
6) Sono state fatte delle leggi fatte per favorire la cordata?
Un paio che fanno rizzare i capelli: - Vengono limitati i poteri dell'Antitrust per i primi tre anni. In pratica la CAI potrà avere mano libera su prezzi e rotte: cosa abbastanza ovvia, dato che devono far subito cassa per poter affrontare il mercato interno e globale.- C'è una sanatoria che esenta da responsabilità di amministratori, controllori, dirigenti, nonché "pubblici dipendenti" o "soggetti comunque titolari di incarichi pubblici" della attuale Alitalia, da "fatti commessi" e, in particolare, da irregolarità nella "redazione dei documenti contabili", compiuti in quest'ultimo anno. Questi possono aver truccato il bilancio, ma non potranno essere perseguiti.
7) Perchè tutto questo allora?
Perchè i soldi pubblici per i nostri politici contano poco. L'obiettivo è quello di mantenere uno stretto controllo sugli imprenditori italiani per poter influire su rotte e assunzioni. I sindacati invece hanno l'obiettivo di poter contare ancora qualcosa influendo a loro volta su politica e imprenditori. La CAI e il suo partner estero potranno fare buoni affari con la tranquillità di chi sa di avere in mano lo spauracchio del fallimento, alcuni monopoli e i debiti pagati da Pantalone.

giovedì 2 ottobre 2008

Bin Laden, Mohammed Atta, Lee Harvey Oswald e il capro espiatorio

Chi non impara nulla dalla sua storia è condannato a ripeterla, si dice. Soprattutto quando a ripeterla c'è da guadagnarci, dico io. E' incredibile come ciclicamente la storia ci metta davanti agli stessi eventi. Quasi tutti pensano che non ci sia nulla di così distante come l'assassinio del presidente Kennedy e l'attentato dell'11 Settembre al WTC. Ma se sfrondiamo i rispettivi eventi dai particolari insignificanti, cosa ci resta in mano? Proviamo a vederlo.

COLPEVOLI

LA CREAZIONE DI UN CAPRO ESPIATORIO

Mohammed Atta (e il gruppo di terroristi)

Atta viene additato come il Capo del Commando dell'11 Settembre, e membro di Al Qaida. Ma cos'è Al Qaida? Dovrebbe essere un gruppo salafita, l'organizzazione più fondamentalista dell'intero islam. Al Qaida è stata fondata da Bin Laden nel 1989, quindi alla fine della guerra fra russi e afgani. Ma allora a cosa e a chi è servita Al Qaida? Al Qaida è un nome coniato dai servizi segreti americani per definire un gruppo di guerriglieri arabi reclutati e addestrati dalla stessa CIA. (DATABASE in arabo si dice AL QAIDA MALOUMA).

Al Qaida sembra più una balla, un'invenzione della Cia, un'etichetta che si applica quando fa comodo, frutto della propaganda occidentale per tenere la massa della gente sotto pressione, in una paura costante, sempre in emergenza.

Ma Atta era un fondamentalista? Per quello che richiede esser salafiti, no di certo. Atta, da quanto afferma la sua fidanzata Amanda Keller, beveva alcol molto spesso e faceva uso di cocaina, tutte "virtù" che un salafita condanna. A morte. Inoltre. E' curioso sapere che per ogni identikit fatto di un terrorista corrispondano più persone, persone diverse. Per esempio, di Atta conosciuti ce ne sono almeno 3. Uno viveva in Germania, ad Amburgo. Un altro a Venice, in Florida. Questo lavorava per il governo americano, frequentava una scuola di volo per piccoli aerei e divideva la camera con un pilota della Cia che portava armi in Nicaragua e trafficava cocaina sempre per conto della Cia. Ne esiste anche un terzo, che chiamò suo padre il 12 Settembre al Cairo, il giorno dopo gli attentati. L'Atta americano si faceva vedere in giro spesso, ubriaco, fatto di cocaina, attacca brighe, dicendo di essere un pilota dell'American Airlines, seminando prove della sua esistenza per farsi ricordare da più gente possibile. Pochi mesi prima degli attentati visita il Dipartimento dell'Agricoltura, dove minaccia un'impiegata allo sportello perchè non vuole prestargli 650000 dollari che gli servono, dice, per affittare un aereo e metterci sopra una cisterna per prodotti chimici (!), chiede informazioni sui sistemi di sicurezza delle Twin Towers e cerca di acquistare un poster del Pentagono appeso al muro. Il giorno prima degli attentati fanno alba in un night del Maine a ubriacarsi, si fanno notare per gli schiamazzi e pagano il conto con carte di credito col loro nome. La mattina prendono il primo volo per Boston, arrivando appena mezzora prima della partenza. Se mai sono arrivati. Infatti, le riprese che ritraggono il presunto Atta, sono dell'aeroporto di Portland, non di Boston. Questo non ce l'hanno mai detto. Una bella descrizione di uno scarafaggio su un tappeto bianco, direbbe Jim Garrison.

Ma chi erano quegli impostori? Certamente quello non è il comportamento di un fondamentalista islamico che sta per partecipare ad una missione suicida. Più probabilmente è l'addestramento o la compromissione (conscio o non conscio) di un futuro capro espiatorio. La prova è che ben nove dei dirottatori i cui nomi erano stati diramati dall'FBI sono vivi e vegeti, alcuni sono andati addirittura a protestare nei consolati americani ricevendo tante scuse.














Mohammed Atta all'Aeroporto di Portland


Lee Harvey Oswald

Oswald viene addestrato nell'esercito americano. Ha contatti con la Cia fin dal '58. Gli fanno studiare il russo e i piani di volo degli aerei spia, che per un soldato semplice non sono cose normali. Nel 1959 lascia i marines e chiede asilo politico in Urss. Dopo qualche traversia gli viene concesso. Così, senza avere un soldo in Banca, Oswald parte per l'Unione Sovietica. In Russia Oswald trova lavoro, a Misk, e moglie, Marina. Dopo 2 anni e mezzo torna negli Stati Uniti. E' accusato di aver svelato i piani di volo degli aerei spia (probabilmente informazioni false), ma non si ritiene doveroso indagare su di lui. Gli viene rilasciato il permesso di soggiorno e riconsegnato il passaporto, il tutto nel giro di pochi giorni. Un Senatore del Senato americano gli paga il biglietto del viaggio di rientro.


Negli Stai Uniti Oswald si comporta platealmente da comunista, ma le sue frequentazioni sono sospette; vive a New Orleans fra i palazzi dell'establishment militare, si vede con agenti dell'Fbi, si addestra nei campi della Cia, che ha per scopo quello di farlo passare per comunista filo-castrista.

Prima dell'omicidio Kennedy, Oswald si fa notare dappertutto; acquista un fucile ordinandolo per posta, quando in America entrando in un qualsivoglia negozio d'armi e dando un nome falso si può comprare qualsiasi cosa, all'Ambasciata cubana di Città del Messico minaccia un'impiegata con un fucile e viene arrestato e rispedito in America, frequenta un poligono di tiro (un giorno spara sul bersaglio di un altro individuo e, scusandosi, dice:"Scusa amico, immaginavo di sparare a quel figlio di puttana di Kennedy"), fonda un'Associazione pro Castro, "Amici di Cuba", e distribuisce volantini nel centro di New Orleans.

"Una bella descrizione di uno scarafaggio su un tappeto bianco", commentò il Procuratore Jim Garrison durante le indagini sull'omicidio Kennedy. Questo non è il comportamento di un futuro omicida comunista, ma di un futuro (conscio o non concio) capro espiatorio.

Il "Modus Operandi" dei servizi segreti è sempre lo stesso; abboccamento (che prevede un contatto), vestizione (far credere alla vittima di far parte delle Istituzioni, fargli giurare fedeltà, insegnargli che non vanno fatte domande sulle operazioni a cui è affidato), compromissione (costruirgli una identità falsa che in realtà è un accumulo di prove contro di lui quando verrà il momento di addossargli le colpe, e che finirà per essere la sua trappola). A quel punto il Capro Espiatorio è pronto per essere consegnato al pubblico ludibrio.






Questo, secondo l'Fbi, è Oswald in Mesico.

No, non è lui.


PROVE DI COLPEVOLEZZA A CARICO DEL CAPRO ESPIATORIO

LE COMMISSIONI

Mohammed Atta

Le prove portate dalla Commisione per l'11 Settembre sono un misero tentativo di addossare la colpa ad Al Qaida e a Bin Laden. Nove terroristi, più Mohammed Atta, sono stati trovati vivi, lavorano in posti di prestigio e vivono una normale quotidianità. Ma per provare la colpevolezza di qualcuno bisogna prima provare la fattibilità del reato che ha commesso. Bisogna dire che in questo la Commissione ha fallito miseramente. Non è mai stato provato l'effettivo decollo di 3 dei 4 aerei (il quarto è quello schiantato a Shanksville e fotografato 4 anni dopo in un aeroporto). La mancanza d'indizi e di prove materiali è quantomai sconcertante; fusoliere, motori e carrelli (le parti più dure di un aereo) che non si trovano, resti di bagagli inesistenti, nessuno ha mai visto un solo corpo di chi viaggiava in quei voli. Viceversa si ritrovano una bandana di un terrorista, un passaporto di un terrorista, un coltellino di un terrorista e la lettera testamento di un terrorista. Si spaccia come cosa normale che le ali degli aerei, che sono di alluminio, possano tagliare la facciata delle torri che è d'acciaio, ma quando gli si fa notare che nella facciata del Pentagono le ali non hanno neanche scalfito i vetri, allora si dice che i vetri sono speciali, più duri dell'alluminio, che tuttavia è abbastanza duro d'affettare l'acciaio! Le immagini dei documentari "September Clues" e "911 amateur" ci fanno capire che ogni cosa non è stata lasciata al caso. Il "vestito" per Bin Laden e Mohammed Atta era stato disegnato, cucito e confezionato perfino dalle Tv, che, ricordiamo, hanno proprietari che si potrebbero far risalire facilmente all' establishment militare statunitense. (Rammentiamo il ruolo avuto negli omicidi dei fratelli Kennedy dalla Cbs, Abc e Nbc, nonchè dal ruolo avuto dalla Fox nella prima elezione di Bush Junior.)

Subito dopo gli attentati (qualche Tv fa il nome di Bin Laden ancora prima del crollo del WTC7 avvenuto nel pomeriggio) gli arabi negli Stati Uniti cominciano a proliferare. Le scuole di volo sono prese d'assalto, come se in Medio Oriente volessero diventare uno sciame di cavallette, le strade e i posti degli attentati sono colme di documenti persi negli schianti dai dirottatori, agli aeroporti ci fanno vedere lunghe file di arabi ai check-in...Nel frattempo il governo imbarcava la famiglia Laden per farla uscire dal paese. Unico volo partito quel giorno.

Le rivendicazioni di Bin Laden sono uno dei più brutti doppiaggi della storia del cinema. Un integralista salafita pieno di monili d'oro firma un foglio con la mano sbagliata mentre parla di come ha previsto lo scioglimento delle travi d'acciaio seduto su una catasta di taglierini con la maglietta di Mohammed Atta. La cassetta Vhs viene trovata dai valorosi marines dentro una casetta abbandonata dai talebani sui monti dell'Afghanistan. Ci manca solo che ci dicano che a trovarla siano stati James Bond, Capitan America e Paperinik!

Non importa se piloti di Boeing con esperienza di volo trentennale ci dicano che le manovre fatte per colpire la Torre Sud e il Pentagono sono materialmente impossibili, perchè Bin Laden ha assoldato il Barone Rosso e i Fantastici 4, e per loro, come ben sapete, far fare una virata di 360 gradi ad un palazzo volante è uno scherzetto! Poco conta se la Fisica non permette ad un Boeing di volare a 550 miglia all'ora a 6 metri da terra, perchè le turbolenze ad un kamikaze di Al Quaida gli fanno un baffo! E chi ha detto che un aereo con un'apertura alare di 38 metri non entra in un buco di 5? Vedrete, basta spingere che entra! La Commissione non ha bisogno di tirare su il telo azzurro che copre non si sa bene cosa, lo sanno già cosa c'è sotto quel telo! La torta di compleanno di Mister Rumsfield! E poi, scusate, perchè dar retta a testimoni che parlano di esplosioni multiple prima e dopo gli impatti aerei, si sa, la gente è strana, non ricorda bene. Del resto un vecchio spacciatore di eroina è normale che abbia l'artrosi anche se non ce l'ha! E perchè mai una vittima di un'aggressione dovrebbe riconoscere il suo aggressore?

Willie Rodriguez, che lavorava nei sottolivelli delle Twin Towers, e che testimoniò sotto giuramento di essere stato coinvolto in alcune esplosioni avvenute sotto le torri prima degli schianti aerei, dopo aver testimoniato a porte chiuse (tutti gli altri hanno testimoniato a porte aperte) e prendendo visione che il suo nome nel rapporto della Commissione per l'11 Settembre non appariva neanche, ha denunciato per strage tutta l'Amministrazione Bush, compreso Bush Senior. L'Fbi ricerca Bin Laden per ogni sorta di attentato, ma non per quello dell'11 Settembre. Perchè? "Non abbiamo le prove", ammettono.

Nonostante tutto pian pianino prendeva corpo la teoria dell'attentato terroristico di Al Qaida. Un attentato terroristico c'è stato, ma su chi sono gli esecutori materiali bisognerà indagare ancora tanto.

Lee Harvey Oswald

Le prove portate dalla Commissione Warren sono palesemente false o, nel migliore dei casi, alterate. I colpi sparati dal deposito di libri in poco più di 5 secondi, sono materialmente impossibili da eseguire. Il Mallicher Carcano, un residuato bellico italiano che si presume usato da Oswald, ci impiega un minimo di 9 secondi per esplodere 3 colpi, perchè ha l'otturatore manuale. 9 secondi, dicevamo, se non si mira seriamente. Inoltre. Per dove si presume fosse piazzato Oswald, nel deposito di libri, la visuale migliore per un unico tiratore era la finestra accanto di quell'angolo, e non quella dove si dice abbia sparato. La finestra accanto dava sulla strada da dove veniva avanti l'auto presidenziale, un colpo frontale e ravvicinato, con molte più probabilità di andare a segno. Ma Oswald aspetta che l'auto svolti nella Daily Plaza. Perchè? Per formare, con altri 2 tiratori, quella triangolazione di fuoco incrociato di cui discuteva un mese prima con Clay Shaw, agente della Cia accusato di aver organizzato l'agguato.


Dopo l'attentato l'Fbi prende le impronte al calcio del fucile, ma non trovano impronte. Impronte
che saranno trovate alcuni mesi più tardi, giusto in tempo per il processo. Non trovano neanche tracce di polvere da sparo sulle mani e sui vestiti di Oswald, che è quasi impossibile per uno che ha appena sparato. Ma questo alla Commissione non importa. Così come non importano tutte le prove a discarico dell'imputato, che ormai è morto e non può parlare. Il colpo basso e frontale, incompatibile con la presunta postazione di Oswald, alta e posteriore. Il fatto che i testimoni abbiano sentito 4 colpi e non tre, cosa determinante, perchè avrebbe costretto la Commissione Warren ad allargare le indagini, dal momento che il fucile ritrovato è un Carcano a 3 colpi. La tranquillità con la quale Oswald lascia l'edificio dopo l'attentato; se l'assassino fosse lui più sta in quel posto più corre il rischio di essere arrestato. Decine di testimoni, fra cui molti poliziotti, che per prendere il tiratore corrono verso la collinetta erbosa davanti a Kennedy, e non dietro. Tutti i fascicoli che riguardavano Oswald in Russia, che la Commissione non ha preso neanche in considerazione. Il percorso che il presunto colpevole avrebbe dovuto fare per passare a casa, prendere la pistola, e recarsi nel cinema dove fu arrestato, presumibilmente luogo stabilito per incontrare qualcuno. L'auto e i vestiti di Kennedy e Connelly crivellati di colpi e molte altre...

Tutte queste prove erano una scocciatura per la Commissione Warren, perchè il loro colpevole ce lo avevano già, ed era il colpevole più comodo del mondo, uno che non avrebbe potuto parlare mai, dal momento che era stato ucciso.
Ma la cosa più squallida è che in entrambi i casi, l'omicidio di Kennedy e l'11 Settembre, le Commissioni incaricate d'indagare sembrano aver lavorato più per appoggiare le conclusioni premeditate, che per ricercare l'effettiva verità.

Video-riprese truccate portate come prove scartando quelle vere. Hanno ascoltato testimoni falsi a discapito di quelli veri. Hanno fatto di tutto per accontentare i governi di turno e i loro referenti militari. Hanno truccato i parametri, non hanno portato sul banco degli imputati i diretti responsabili, che avrebbero dovuto rendere conto alla nazione e al mondo intero del loro operato.
Anzi, hanno fatto di peggio, li hanno promossi, promossi tutti quanti. Si sono limitati a ratificare le conclusioni che i militari e le amministrazioni governative volevano fossero ratificati.


L'APPOGGIO DEI MASSMEDIA ALLE VERSIONI UFFICIALI

Una delle cose più scandalose dell'11 Settembre è stata la connivenza dei massmedia. Il loro appiattimento sulla versione ufficiale è quantomai sospetto. Solo 5 networks hanno dato in diretta il susseguirsi degli eventi, le altre emittenti erano oscurate. Probabilmente perchè il loro ripetitore era quello sulla torre nord, quella colpita per prima, anche e non si sa di preciso. Ebbene, queste emittenti nazionali pareva trasmettessero da una centrale che mandava le stesse immagini, anche se alcune ritardate di qualche secondo. Piano piano si scoprirono cose inquietanti. I primi intervistati altro non erano che giornalisti di questi 5 networks: Cnn, Abc, Bbc, Nbc, Fox. Gli stessi, e i soli, che mandavano le immagini.
Le immagini. Molti dei video trasmessi, spacciati per amatoriali, erano invece "girati" da professionisti del settore. Altre, per così dire, contraffatte da programmatori informatici che si vendevano per i fautori dei video (vedere "September Clues"). Tutti i 5 networks la sera, 10 ore dopo gli attentati, davano per scontato, senza alcuna prova, che l'autore fosse Bin Laden.
Questo essere "volontariamente succubi" dei potenti, ha portato ad un asservimento globale delle Tv, e all'appiattimento totale sulle versioni della Cia, del'Fbi e del Governo. Il tutto senza la minima ombra di quello spirito investigativo che dovrebbe muovere ogni singolo giornalista. Le uniche voci contrarie venivano dall'estero, dalla Francia (che infatti non ha inviato alcun soldato in Medio Oriente) e dalla Germania.

In Italia soltanto la trasmissione "Report" si è permessa di mettere in dubbio i risultati della Commissione per l'11 Settembre. Per il resto silenzio tombale, asservimento, o appiattimento travestito da indagine (Enrico Mentana mette su una pagliacciata nel suo programma "Matrix", nel quale si rifiuta di mandare in onda il video della ricostruzione dei dubbi che voleva solo fornire domande, senza dare risposte).
E il governo italiano? Appoggia in tutto e per tutto l'amministrazione Bush, mandando a morire decine di ragazzi in Iraq e Afghanistan. Continuando a disturbare e ridicolizzare chi ricerca la verità.

Come nel caso delle torri del WTC, anche nell'omicidio di Kennedy ci sono state coperture, omissis e veri e propri aiuti da organi d'informazione. Abc, Nbc e la Bbc attaccarono ferocemente il Procuratore Jim Garrison usando qualsiasi arma, dai soldi spesi dei contribuenti a collusioni con la mafia, arrivando perfino ad insinuare che il Procuratore, nelle sue ore libere, andava nei gabinetti delle stazioni a molestare i ragazzini. Tutto questo mentre Garrison stava indagando.

A poche ore dall'omicidio, non si sa come, giornali, radio e Tv avevano il completo (naturalmente con omissis allegati) profilo del presunto assassino, Lee Harvey Oswald, asserendo convinti che lui fosse stato l'unico a sparare, benchè ci sarebbero voluti giorni per dimostrarlo ( e ancora oggi non è dimostrato), e addirittura prima dell'incriminazione ufficiale. E, tuttavia, un incriminato non è un condannato.

Molti giornali, anche all'estero, avevano pronta la completa biografia del presunto colpevole, sapevano dov'era stato e cosa aveva fatto poche ore prima dell'attentato, le sue idee politiche e i suoi trascorsi sovietici. Tutte notizie incomplete che hanno venduto ai telespettatori e ai lettori come verità assolute.

E' curioso sapere che molti di quegli organi d'informazione appartengono all'apparato governativo, d'intelligence e militare americano. Il loro ruolo non è quello d'informare meglio possibile la gente, ma quello di fungere da megafono dell'establishment militare e governativo.


LE PRECAUZIONI INESISTENTI

Di tutto quello che si poteva fare per difendere il territorio americano, non è stato fatto nulla. Le informative erano giunte alla Cia, e parlavano del dirottamento di aerei di linea, delle torri gemelle e del Pentagono. Qual'è stata la risposta? Quella di organizzare svariate esercitazioni per allontanare la difesa aerea (chi doveva intervenire) dai luoghi degli attentati. Anzi, si fece di più.

Due giorni prima degli attentati, si organizzarono (non si sa bene chi organizzò, se la Polizia aeroportuale o qualcun altro) due black-out controllati in tutte e due le torri, con brevissimo margine di tempo per chi lavorava lì. Ebbene, molti testimoni hanno affermato che gli operai giravano per gli edifici con casse e rotoli di filo elettrico. Cosa stavano facendo?

Nessuno ce lo dirà mai, perchè le telecamere di sicurezza non funzionavano, e una settimana prima furono allontanati i cani fiuta-esplosivo. Perchè? Perchè se quello contro il Pentagono era un aereo di linea la contraerea che circonda l'area non l'ha abbattuto? Gli aerei civili hanno trasponder diversi da quelli militari, e gli addetti ai radar avrebbero riconosciuto un aereo di linea fuori dalla sua rotta. C'è un'unica spiegazione; quello del Pentagono era un aereo militare, un caccia che può fare virate che un Boeing non può fare, avvicinarsi eludendo gli addetti ai radar (essendo area militare potrebbe esser stato facile ingannare chi chiedeva spiegazioni, ammesso che qualcuno le abbia chieste) e lanciare un missile.


Le precauzioni per proteggere il Presidente Kennedy furono praticamente nulle. Il percorso studiato per far passare l'auto presidenziale fra le strade di Dallas, prima sicuro e controllabile, fu cambiato all'ultimo momento da non si sa chi, facendo passare l'auto allo scoperto della Daily Plaza, in balìa di qualsiasi malintenzionato. Nei video si vedono persone che si coprono dal sole con ombrelli aperti, la cappotte dell'auto presidenziale fu rimossa, la stessa auto fu portata ad una velocità minima di 30 km orari. Tutti gli agenti segreti sul posto erano distanti dagli eventi, e quelli che erano vicini hanno visto bene di eclissarsi, eclissarsi a tal punto che non si sa chi erano.

Nessuno teneva d'occhio il deposito di libri e la collinetta erbosa.
Era il più classico degli agguati, e il Governo era lontano, precisamente in volo su un aereo. Da un volo militare sui cieli tedeschi sappiamo che proprio in quegli istanti ci fu un black-out telefonico. Proprio quando serviva qualcuno che prendesse delle decisioni, quel qualcuno (i Ministri) era irraggiungibile in qualsiasi modo.




COSE IMPOSSIBILI FATTE PASSARE PER POSSIBILI

La versione ufficiale della Commisione per l'11 Settembre sembra la favola di Pinocchio. Aerei larghi 38 metri che entrano in buchi di 5, ali che sono dure o morbide all'occorrenza, secondo quel che serve al momento (secondo "Paolo prezzolatissimo", un blogghista burlone, le ali in alluminio dell'aereo del Pentagono non potevano rompere i vetri perchè erano spessi, però potevano affettare la facciata in acciaio delle due torri), piloti che fanno evoluzioni aeree impossibili pur avendo pilotato soltanto acquiloni, aerei che fanno 550 miglia all'ora a 6 metri da terra ignorando le turbolenze che in qualsiai altra occasione li avrebbero o fatti alzare o fatti piantare a terra col muso, motori in titanio da 6 tonnellate completamente vaporizzati, dirottatori sincronizzati (impatto con la prima torre 8:45. Il secondo aereo stacca il trasponder (la comunicazione con la torre di controllo) alle 8:46. impatto secondo aereo 9:02. Il terzo aereo stacca il trasponder alle 9:03 e impatta contro il Pentagono un minuto prima che il quarto aereo stacchi il suo trasponder) malgrado non fossero in comunicazione fra loro e nonostante gli aerei siano decollati in ritardo, travi in acciaio che fondono a 1600 gradi dissolte dal fuoco quasi spento prodotto da kerosene, virate di 90 gradi compiute da aerei commerciali senza andare in stallo, esplosioni a ripetizione spacciate per bombole di gas da cucina (nel WTC le cucine erano elettriche), il crollo del WTC7 provocato da un incendio di tappeti e scrivanie, crolli perfettamente perpendicolari venduti come crolli accidentali, passaporti di terroristi ritrovati in roghi che, si afferma, hanno sciolto motori in titanio, riprese Tv fatte da tombini per avere l'inquadratura giusta, nessun parente o amico si presenta agli aeroporti per avere notizie dei propri cari (erano a casa a vedere la Tv?), difese aeree che non difendono, centralini telefonici (del Pentagono, del Norad, del Faa) che non ripondono, telecamere di sicurezza che non riprendono, servizi d'informazione che non informano....




E voi credete ancora ad Al Qaida? Ma quale Al Qaida.....

La versione ufficiale non spiega perchè Oswald uccise Kennedy. Le "supposizioni ufficiali" sono 3; per conto di Castro, dell'Urss o della mafia. Ma Oswald, come si sa oggi dopo l'apertura da parte di Yeltsin dei faldoni del Kgb, tornò negli Stati Uniti quando il Kgb capì chi era, e certamente lo disse a Castro, il suo alleato. Quindi rimane solo la mafia. Ma la mafia poteva organizzare un attentato di simili proporzioni? Poteva la mafia mandare Oswald in Russia? poteva farlo rimpatriare? poteva deviare il percorso dell'auto a Dallas? levare la cappotte? inquinare le prove? addormentare i media? Poteva la mafia ottenere una Commisione Warren che coprisse tutto? E Oswald? Poteva sparare tre colpi da Campionato Mondiale pur essendo una schiappa al militare? poteva spararli in 5,6 secondi quando ce ne vogliono un minimo di 9? poteva percorrere a piedi i 3 km che lo separavano dal cinema dove fu arrestato in 10 minuti netti trovando anche il tempo per passare a casa e uccidere un poliziotto che lo aspettava? poteva uscire dal deposito di libri senza che nessuno lo vedesse? Poteva, da morto, rubare il cervello del Presidente per non farlo analizzare agli investigatori? poteva provocare 6 ferite a Kennedy e al Governatore Connelly con un solo proiettile? Poteva, pur essendo morto, far sparire il fascicolo dell'indagine?

No, ammesso che c'entrasse qualcosa, tutte queste cose non avrebbe potuto farle da solo. Molto più probabile è credere che, come Atta, Bin Laden e Al Qaida, fosse solo un capro epiatorio.

Lee Harvey Oswald massacrato dai poliziotti durante e dopo l'arresto



MA IL MOVENTE?
Molti si chiedono:"Sì, ma perchè lo hanno fatto?"
Lo so, è dura, ma lo hanno fatto per soldi. Come le peggiori prostitute. La guerra è il più grande affare degli Stati Uniti d'America, un affare da miliardi di dollari. Come allora, i diretti responabili dell'11 Settembre sono quelli che oggi ci stanno guadagnando di più: Cheney, Rumsflield, Perle, Wolfowitz e Bush. I Neocons, quelli che hanno scritto "Progetto per un nuovo secolo americano". E non sono da considerare di poco conto neanche i 167 miliardi di dollari in lingotti d'oro, versati nei cavou del WTC anche da banche americane ma soprattutto estere, che non sono stati più trovati. Ma chi può averli presi se non chi sapeva degli attacchi? Quindi, per il Governo americano, la Cia, l'Fbi e la Commissione per l'11 Settembre deve averli presi Bin Laden! Inoltre, chi ha speculato a Wall Street con le "opzioni put" se non chi sapeva dell'attentato?
Ogni buon cittadino ha un dovere da compiere più grande di tutti gli altri; difendere il proprio paese dallo strapotere dei propri governi. Disubbidire ad un Papa che sbaglia equivale ad ubbidire a Cristo. Il Procuratore Jim Garrison, concludendo l'arringa contro Clay Shaw, un agente Cia accusato di aver organizzato l'omicidio Kennedy, disse;
"Oggi, col sistema delle Giurie Popolari con il quale giudichiamo Clay Shaw, emettendo un giudizio di condanna, non chiedetevi cosa può fare il paese per voi, ma cosa potete fare voi per il paese. Niente sarà più importante fino a quando vivrete. Il resto dipende da voi".
(da "Sulle tracce degli assassini", Jim Garrison)

Il resto dipende da noi.