venerdì 27 febbraio 2009

L'ingenuo (dedicato a Walter Veltroni)


Tu sei un ingenuo, tu credi a tutto e ti butti con troppa facilità perché sei un ingenuo.
Tu sei avido e vorace di conoscenza e abbocchi a tutti i mangimi, ma stai attento, non c’è niente che sia meno nutriente
dei m
angimi.
Tu sei troppo suggestionabile, il tuo cervello aderisce subito, come trovi una bella idea ti ci butti come su un osso, ma attenzione, non c’è niente che sia meno nutriente delle idee.
Le idee sono come quei legnetti bucati che nelle spiagge si tirano ai cagnolini per farseli riportare, e tutti ci corrono dietro, le mordono, le "sciupacchiano", le portano in giro scodinzolando
e te le rimettono davanti tutte biascicate.
Tu viaggi troppo, ma attenzione, non c’è niente che sia meno nutriente dei viaggi, ti basta un paese nuovo e il cuore ti si emoziona, la testa ti gira, un infinito si apre nuovo per te,
un ridicolo piccolo infini
to, e tu ci caschi dentro.
Il viaggio è la ricerca di questo nulla, di questa
piccola vertigine per ingenui!

venerdì 20 febbraio 2009

Lo sconfitto (finalmente) se ne va

E' capita. Ormai è cosa capita. E allora sapete cosa vi dico? Che in fatto di amicizie apprezzo molto ciò che si perde e poco ciò che si trova. Putroppo con questa politica non si trova lo stratagemma per rompere con tutti, tutti! E allora questi arrivano, fanno danni incalcolabili, e poi se ne vanno dalla stalla. Preceduti dai buoi.
Veltroni ha dato le dimissioni dal Pd. E chi e ne frega! dirà qualcuno di voi. E invece è un avvenimento importantissimo, sopratutto per chi, come me, aveva previsto nella sua azione politica la sconfitta totale (che durerà per molto tempo ancora) della sinistra.
Questo personaggio di calviniana memoria (ricorda Marcovaldo) ha scorrazzato in lungo e in largo nell'ala sinistra della nostra politica lasciando dietro di sè cumuli di macerie. Ha fatto di tutto per isolare l'estrema sinistra (e con l'aiuto di Berlusconi ci è riuscito) senza capire che senza Bertinotti non si vincono l'elezioni. Caro Walter (o come direbbe il Funari di Corrado Guzzanti "L'Onorevole Water") non basta abolire chi rappresenta i comunisti in Parlamento per far trasformare quegli stessi comunisti in socialdemocratici. Questo l'aveva già capito Romano Prodi, al quale non hai voluto dare ascolto. In più; hai portato nel paese un rischio serio che potrebbe esere anche imminente. Una certa politica giovanile di sinistra che con Bertinotti trovava sfogo in Parlamento tu l'hai soffocata, tenendola al di fuori dal centralismo politico, con il serio rischio di far esplodere quello sfogo in altre strade extraparlamentari, strade che hanno ricordi e radici nei tempi oscuri degli anni di piombo.
Questo Partito Democratico voleva trasformare la politica italiana (quantomeno la politica di sinistra) in uno scimmiottamento di quella americana, dove alla fine delle convention si organizzano cene a pagamento per alimentare economicamente le campagne elettorali. E' proprio vero, le cose buone non fanno epidemia. Come dire, l'intelligenza non si attacca, la scarlattina sì!
Dagli americani prendiamo solo le stronzate, mai le cose intelligenti.
La sinistra in Italia ha cominciato a perdere con Occhetto (finito nel Partito Radicale! Inimmaginabile! Io, a distanza di tempo, sono rimasto politicamente quello che ero, com'è giusto per un figlio d'uomo. Solo i figli di cane hanno la forza di violentare la propria natura), che sfasciò il vecchio Pci per inventarsi un Pds abulico, progressista ma liberale, garantista e giustizialista, cattolico ma laico, solidale, interventista, isolazionista ma bilateralista, culturale, scolastico, appiattito sulle altrui posizioni, e anche un po' contraddittorio. Complimenti. Da lì in poi la sinistra non si è più ripresa. Ha vinto le elezioni due volte, è vero, ma con l'aiuto del vecchio Pci.

Forse qualcuno ha dimenticato che il "Water Nazionale" l'elezioni le aveva già perse, quando fungeva da ventrilocuo e Rutelli era il suo pupazzo. Quando ha cominciato a frequentare i salotti romani trascinandosi dietro La Barbara Palombelli e Signora (Francesco Rutelli), e sancendo, con questo, il definitivo allontanamento dall'elettorato di sinistra. "Questi" hanno creduto che i voti ricevuti nell'elezioni precedenti fossero una dote, e che potevano tranquillamente allontanarsi dall'ideologia per cui li avevano ottenuti senza, tuttavia, perderli. Così si sono lanciati alla conquista dell'elettorato di centro facendo politiche centriste, convinti di avere in tasca quello di sinistra. Che errore! O stai con me o stai con le banche! Non puoi stare con tutti e due!
Veltroni ricorda "Il Cavaliere dimezzato" di Italo Calvino, che si lancia spada in pugno contro il nemico senza rendersi conto di essere solo, come gli italiani di Nikolajevska che brandivano sciabolate contro i carrarmati russi, e che il Generale von Ribbendropp apostrofò così:"Gli italiani fanno benissimo le cose inutili".
Di una cosa sono certo; Walter Veltroni è una brava persona. Quindi assolutamente inadatta a combattere contro Silvio Berlusconi.

venerdì 6 febbraio 2009

E' morto John Updike, aveva 76 anni



È morto uno dei miei scrittori preferiti, John Updike. Lo ha annunciato il suo agente letterario. Aveva 76 anni ed era malato da tempo. I suoi romanzi hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo. Nato nel 1932, Updike aveva conquistato il successo con la sua popolare serie del 'Coniglio', inaugurata all'inizio degli anni '60 col romanzo 'Rabbit Run' ('Coniglio Corri') .
Nel 1968 aveva analizzato con 'Couples' (Coppie) il tema della vita sessuale tra le coppie americane benestanti dei suburbi. I soggetti preferiti del prolifico scrittore erano la classe media inserita nell'ambiente delle piccole città della provincia americana. Updike, nato il 18 marzo 1932 a Reading (Pennsylvania), aveva pubblicato oltre 50 libri tra novelle, saggi, poesie e raccolte di brevi racconti. Lo scrittore, da tempo malato di cancro, abitava a Beverly Farm (nel Massachusetts). Aveva fra l'altro vinto due premi Pulitzer per la narrativa.





Palestina: il massacro di palestinesi continua


Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.


("Se questo è un uomo", Primo Levi)