mercoledì 18 maggio 2016

Il "Flopsact" e lo "Story balling" di Renzi

Sarebbe comica se non fosse tragica. Ieri sono usciti i dati Istat e Inps, che ci hanno detto finalmente la verità sui numeri dell’occupazione. Tutti noi avevamo il sospetto che nello “Story balling” (tradotto, raccontare palle agli italiani) di Renzi ci fosse qualcosa che non tornava, e infatti c’è anche più di qualcosa. Renzi e Poletti ci dicono che gli assunti sono più di 400 mila. La Camusso e i sindacati che il numero è giusto, 400 mila, ma sono cessazioni, non posti di lavoro. Ieri l’Istat ha fatto chiarezza; le “nuove assunzioni” col nuovo contratto sono 429 mila. Che a fronte dei 2 milioni di posti di lavoro persi in 6 anni non sarebbero neanche male, sennonché c’è anche la seconda parte della storia, le cessazioni, che sono la bellezza di 377 mila. Al saldo ci restano in mano la miseria di 51 mila nuovi occupati. Appena il 2,5% dei posti persi. Più che Jobsact questo è un “Flopsact”. Soprattutto se pensiamo a quanto ci sono costati questi nuovi posti di lavoro; la cifra varia fra i 16 miliardi e i 18 miliardi di euro. Un’enormità. Un’ecatombe. Tutti soldi regalati ai grossi imprenditori, non certo ai piccoli. E infatti Squinzi e Confindustria vorrebbero Renzi Premier tutta la vita. Molti direbbero “meglio poco che niente”. A questi costi meglio niente.

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