venerdì 20 febbraio 2009

Lo sconfitto (finalmente) se ne va

E' capita. Ormai è cosa capita. E allora sapete cosa vi dico? Che in fatto di amicizie apprezzo molto ciò che si perde e poco ciò che si trova. Putroppo con questa politica non si trova lo stratagemma per rompere con tutti, tutti! E allora questi arrivano, fanno danni incalcolabili, e poi se ne vanno dalla stalla. Preceduti dai buoi.
Veltroni ha dato le dimissioni dal Pd. E chi e ne frega! dirà qualcuno di voi. E invece è un avvenimento importantissimo, sopratutto per chi, come me, aveva previsto nella sua azione politica la sconfitta totale (che durerà per molto tempo ancora) della sinistra.
Questo personaggio di calviniana memoria (ricorda Marcovaldo) ha scorrazzato in lungo e in largo nell'ala sinistra della nostra politica lasciando dietro di sè cumuli di macerie. Ha fatto di tutto per isolare l'estrema sinistra (e con l'aiuto di Berlusconi ci è riuscito) senza capire che senza Bertinotti non si vincono l'elezioni. Caro Walter (o come direbbe il Funari di Corrado Guzzanti "L'Onorevole Water") non basta abolire chi rappresenta i comunisti in Parlamento per far trasformare quegli stessi comunisti in socialdemocratici. Questo l'aveva già capito Romano Prodi, al quale non hai voluto dare ascolto. In più; hai portato nel paese un rischio serio che potrebbe esere anche imminente. Una certa politica giovanile di sinistra che con Bertinotti trovava sfogo in Parlamento tu l'hai soffocata, tenendola al di fuori dal centralismo politico, con il serio rischio di far esplodere quello sfogo in altre strade extraparlamentari, strade che hanno ricordi e radici nei tempi oscuri degli anni di piombo.
Questo Partito Democratico voleva trasformare la politica italiana (quantomeno la politica di sinistra) in uno scimmiottamento di quella americana, dove alla fine delle convention si organizzano cene a pagamento per alimentare economicamente le campagne elettorali. E' proprio vero, le cose buone non fanno epidemia. Come dire, l'intelligenza non si attacca, la scarlattina sì!
Dagli americani prendiamo solo le stronzate, mai le cose intelligenti.
La sinistra in Italia ha cominciato a perdere con Occhetto (finito nel Partito Radicale! Inimmaginabile! Io, a distanza di tempo, sono rimasto politicamente quello che ero, com'è giusto per un figlio d'uomo. Solo i figli di cane hanno la forza di violentare la propria natura), che sfasciò il vecchio Pci per inventarsi un Pds abulico, progressista ma liberale, garantista e giustizialista, cattolico ma laico, solidale, interventista, isolazionista ma bilateralista, culturale, scolastico, appiattito sulle altrui posizioni, e anche un po' contraddittorio. Complimenti. Da lì in poi la sinistra non si è più ripresa. Ha vinto le elezioni due volte, è vero, ma con l'aiuto del vecchio Pci.

Forse qualcuno ha dimenticato che il "Water Nazionale" l'elezioni le aveva già perse, quando fungeva da ventrilocuo e Rutelli era il suo pupazzo. Quando ha cominciato a frequentare i salotti romani trascinandosi dietro La Barbara Palombelli e Signora (Francesco Rutelli), e sancendo, con questo, il definitivo allontanamento dall'elettorato di sinistra. "Questi" hanno creduto che i voti ricevuti nell'elezioni precedenti fossero una dote, e che potevano tranquillamente allontanarsi dall'ideologia per cui li avevano ottenuti senza, tuttavia, perderli. Così si sono lanciati alla conquista dell'elettorato di centro facendo politiche centriste, convinti di avere in tasca quello di sinistra. Che errore! O stai con me o stai con le banche! Non puoi stare con tutti e due!
Veltroni ricorda "Il Cavaliere dimezzato" di Italo Calvino, che si lancia spada in pugno contro il nemico senza rendersi conto di essere solo, come gli italiani di Nikolajevska che brandivano sciabolate contro i carrarmati russi, e che il Generale von Ribbendropp apostrofò così:"Gli italiani fanno benissimo le cose inutili".
Di una cosa sono certo; Walter Veltroni è una brava persona. Quindi assolutamente inadatta a combattere contro Silvio Berlusconi.

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